La Sardegna è sicuramente una delle regioni più belle di Italia, grazie alle peculiari spiagge bianche lambite dalle acque in diverse tonalità di azzurro, incastonate in una cornice naturalistica dove fare trekking ed altri sport. Inoltre, è possibile ammirare i resti della civiltà nuragica e assaporare le prelibatezze tipiche di questa terra. Proprio per queste sue caratteristiche, sono migliaia i turisti che scelgono di trascorrere qui le proprie vacanze; tuttavia, è possibile trovare anche località più riservate per passare qualche giorno di puro relax.
Raggiungere la Sardegna
Per arrivare su quest’isola, si può prendere un aereo oppure spostarsi via mare. I collegamenti aerei sono diversi, ed in un’ora o poco più è possibile raggiungere diverse zone grazie ai tre aeroporti principali distribuiti sul territorio. Tuttavia, non sempre è possibile trovare offerte convenienti per i voli, ed in più, per raggiungere le zone meno frequentate i mezzi di trasporto pubblici sono pochi e ridotti. Per queste motivazioni, la scelta giusta potrebbe essere quella di imbarcarsi su un traghetto per la Sardegna e portare con sé anche una macchina o, ancor meglio, una moto.
Le zone di mare meno frequentate
Esistono delle zone della Sardegna meno caotiche, più riservate ed adatte a chi non cerca luoghi pieni di turisti e la movida. Tra queste, figura l’isola di Capo Sandalo, nella parte sud-occidentale della Sardegna. Precisamente si tratta della parte ovest dell’Isola di San Pietro, costituita da una scogliera dominata da un faro, costruito nell’Ottocento per guidare le navi verso lo stretto di Gibilterra. Un’altra zona incantevole e poco gettonata, si trova in Gallura, e si tratta di Loiri Porto San Paolo, un Paese formato da due borghi molto suggestivi, caratterizzati da stazzi tradizionali. Da qui, è possibile anche raggiungere Tavolara, poco distante. Si tratta di una montagna calcarea alta ben 560 metri, che affiora dal mare e si estende per alcuni km. Poco distante, vi è Cala Ghjlgolu, con la sua spiaggia color ocra formata da sassolini levigati e sculture di granito come il famoso scoglio che ricorda la forma di una tartaruga.
L’entroterra e le zone naturalistiche
La Sardegna, però, non è solo mare. Nella zona settentrionale, ad esempio, è possibile visitare il Santuario di Sos Nurattolos, ovvero un tempio della civiltà nuragica nascosto da un altopiano granitico. Il Borgo Medievale di Posada, invece, è un piccolo borgo arroccato, dominato dall’interessante castello della Fava, raggiungibile scalando il colle roccioso, ammirando passo dopo passo il panorama, potendo scorgere anche lo stagno Longu, dimora dei fenicotteri rosa. Il Gairo Vecchio, invece, è un villaggio abbandonato dai suoi abitanti nel 1951, a seguito delle frane che colpirono la zona dell’Ogliastra. Ad oggi è possibile vederlo proseguendo sul percorso che dal mare porta al Gennargentu. Per gli amanti del trekking, in Sardegna vi è il percorso più impegnativo di Italia, denominato “Selvaggio Blu”. Questo, perché attraversa la parte meno accessibile e più, appunto, selvaggia dell’intera Sardegna. Merita una visita anche Sa Buddidorgia, con delle piscine naturali color verde smeraldo formate nel bosco dalle cascate del Rio Sa Buddidorgia.