Europei nuoto 2011: flop Pellegrini, argento per Magnini

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Gli Europei di nuoto di Stettino, in Polonia, hanno confermato il buon periodo del nuoto italiano. Il personaggio più atteso, però, ha fallito: Federica Pellegrini è infatti arrivata quarta e dunque fuori dal podio nei 400 metri stile libero, specialità di cui è campionessa mondiale in carica.

Percorso inverso invece per il fidanzato Filippo Magnini che deve invece essersi rigenerato negli ultimi mesi: dopo 3 anni è tornato a medaglia con l’argento nei 200 metri stile libero.


– Il flop della Pellegrini:

La spagnola Mireia Garcia Belmonte ha chiuso i 400 m in 3’56″39, superando la danese Lotte Friis e l’altra spagnola Melanie Costa Smith. Continua quindi la “maledizione” per la Pellegrini che in tutta la sua carriera non è mai riuscita a vincere il titolo continentale dei 400m nella piscina da 25m.

Ma quali sono le cause di questo risultato?


– IL CAMBIO DI ALLENATORIi:

Federico Bonifacenti, l’ultimo coach, aveva interrotto il suo lavoro con la nuotatrice proprio a due settimane dall’inizio degli Europei. Bonifacenti aveva preso il posto di Philippe Lucas, che a sua volta l’aveva lasciata dopo essere subentrato a Stefano Morini, che era stato il secondo di Alberto Castagnetti. Si può dire che il solo rimpianto Castagnetti era riuscito a creare un rapporto stabile con la Pellegrini.

– Il post sul sito di 2 settimane fa: “Ragazzi purtroppo lavorare con me non è semplice e soprattutto non è semplice lavorare tranquillamente convivendo con tutto il circo mediatico che mi gira attorno… – scrive – Chi non è abituato scoppia e così è stato… Speravo di non essere mollata a 2 settimane dagli Europei ma va bene così… Un abbraccio forte… Vi terrò aggiornati…”.

– La frecciata dopo il flop nei 400m: “Non mi invento le cose, i problemi, e non mi sento di prendermi tutte le responsabilità di quanto è successo. Avevo chiesto determinate cose all’inizio della stagione: non sono state fatte e ora dobbiamo rimediare. Il lavoro degli ultimi 15 giorni era il più facile da fare, il problema è che non è stato fatto il lavoro alla base. Con Bonifacenti non facevo i lavori giusti e questo è il risultato. Mi sono fidata, sono delusa”.


– La replica di Bonifacenti:

– Doveva parlarmi: “Quando l’ho salutata a Roma, e Federica ha detto a tutti che io non ero capace di affrontare la pressione, pensavo che il nostro modo diverso di guardare alle cose si fosse chiuso lì. Mi chiedo ancora cosa sia andata a fare agli Europei di Stettino: doveva fare la sua gara, uno degli step in vista dello Olimpiadi di Londra, tra l’altro non così importante. Se aveva dei dubbi su come l’avevo preparata per la gara, perché non dirlo subito, invece ha aspettato dopo il quarto posto. Se aveva dei dubbi, doveva parlare”.

-Fragile di testa: Le sconfitte fanno parte del bagaglio di qualsiasi atleta. Nessuno ha imposto a Federica di vincere e basta, anzi, se il lavoro non dà frutti si cerca il difetto per migliorare. Mi aspettavo la vendetta: sembrava che volesse fare qualcosa di grandioso, se ha fallito che problema c’è? In queste circostanze si dice “ho sbagliato”, di possibilità per rimediare ce ne sono così tante, e non sarà certo questo quarto posto a cambiare i connotati a Federica. A mio avviso rimane la numero uno, la sua è una fragilità di testa, non di capacità atletiche”.


– L’ATTENZIONE MEDIATICA:

Aver lasciato Luca Marin per Filippo Magnini ha sicuramente portato nuova luce ai già ricchi riflettori che circondavano la vita della nuotatrice. Tra feste e pubblicità, qualcuno aveva alzato dei dubbi sul reale impegno di Federica negli allenamenti.

Dopo essersi trasferita a Roma per allenarsi alla corte di Claudio Rossetto, allenatore del suo compagno Filippo Magnini, si è capito come l’intenzione fosse più di cuore che tecnica: il trasferimento nella capitale era stato alla base dell’allontanamento di Lucas.

Nell’anno che porta alle Olimpiadi di Londra, le cose che vanno migliorate sono parecchie: riuscirà la Pellegrini a trovare un pò di serenità e un allenatore che sia in grado di gestirla al meglio?


– IL RITORNO DI “RE MAGNO”:

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Discorso inverso invece per Filippo Magnini, rigenerato dalla “cura-Pellegrini”: l’argento nei 200 sl (1’43”20) dietro a Paul Biedermann, è stato un gran risultato: “Avevo disperatamente bisogno di vincere una medaglia. Ho sempre sentito di essere competitivo, l’ho sempre dimostrato con buone prestazioni, ma pochi centesimi mi hanno impedito di farlo vedere nelle finali che contano degli ultimi anni. Sono tornato”.

L’essere tornato al centro delle attenzioni avrà rialimentato l’ego e la voglia di vittorie di Magnini? Speriamo di si come, allo stesso tempo, si spera che anche la Pellegrini riesca a prendere esempio dal fidanzato…

Foto da AP/LaPresse