Morto Socrates, capitano del Brasile al Mondiale 1982
da Gabriele Borrello, il

L’ex calciatore brasiliano Socrates è morto a 57 anni per un’infezione intestinale: il fisico, debilitato da due precedenti operazioni all’intestino, non ha retto decenni di una vita sregolata dal punto di vista dell’alcool.
Laureato in medicina, veniva chiamato ‘Il Dottore’: è stato uno dei calciatori più amati della storia del calcio brasiliano con il suo modo di giocare elegante e ricco di colpi di tacco. Andiamo a ripercorrere vita e carriera di questo straordinario giocatore.
- Biografia e carriera:
Sócrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveir, questo il nome per intero di Socrates, nacque a Belem, il 19 febbraio 1954.
- Nel 1974, con la maglia del Botafogo di Ribairo Preta iniziò la sua carriera di calciatore.
- Nel 1978 passò al Corinthians dove divenne un idolo indiscusso della tifoseria.
- Nel 1984-85 il trasferimento in Italia, alla Fiorentina: 25 presenze e 6 reti in un anno dove si intravedono le sue doti ma che non piace al brasiliano. L’anno successivo, il ritorno in Brasile: prima al Flamengo e poi nel Santos, fino al 1988.
- Statistiche:
- Fu capitano del Brasile in due edizioni dei Mondiali (1982 e 1986): nonostante una generazione di fenomeni come Zico, Eder, Falcao, Cerezo, Junior, non riesce a portare a casa la Coppa del Mondo. Con la nazionale brasiliana ha giocato 60 partite e segnato 22 gol.
- Al Corinthians, la squadra di San Paolo, tra il 1978 e il 1984 realizzò 172 gol in 298 incontri.
- Politica:
Socrates era chiaramente un militante di sinistra, uni spirito libero e dalle idee anticonformiste. Negli anni 70′ si impegnò a favore della democrazia durante il regime militare brasiliano e fondò la cosiddetta “democrazia corinthiana”, un movimento che cambiò la vita quotidiana del club: le regole dovevano essere decise tutti insieme, considerando quindi anche i giocatori nelle scelte societarie. Sulle maglie del club venne anche posta la scritta “democrazia”. Insomma, un’utopia per i giorni nostri. Socrates era così: geniale in campo, rivoluzionario fuori.
- I GOL:
- Contro l’Italia nel Mondiale del 1982:
- Contro l’Urss al Mondiale del 1982:
- Il ricordo del Corinthians:
Allo stadio Pacaembu di San Paolo prima della sfida tra Corinthians e Palmeiras, tutto il pubblico e i giocatori in campo hanno alzato al cielo un braccio con il pugno chiuso, gesto a cui il ‘Dottore’ attribuiva un preciso significato politico e che alzava ad ogni gol.
Immagini di un calciatore che, tra campo e impegno sociale, può definirsi sicuramente unico.
Foto da AP/LaPresse