É estremamente attuale la questione della sicurezza agli show live dopo che in uno concerto a New York si registrano tre morti tra le persone coinvolte nella calca
C’è anche la terza vittima, una donna, registrata nel corso di un’ondata di panico avvenuta al concerto della rapper GloRilla a New York. La notizia è stata confermata dalla polizia di Rochester che ha avviato un’indagine per individuare cause e responsabilità di quanto accaduto.

Stando alle testimonianze raccolte dai funzionari di polizia della procura locale, il panico sarebbe stato causato al termine del concerto quando numerose persone si stavano avvicinando all’uscita del locale. Alcuni hanno parlato di spari, la cui esplosione avrebbe causato un’ondata di panico ingiustificato che ha lasciato a terra numerose persone contuse e ferite.
GloRilla tre morti a un concerto
Il concerto era in programma al Main Street Armoury di Rochester, New York, uno dei più importanti locali alternativi della città, spesso teatro e importanti concerti rap e hip-hop.
Quando i vigili del fuoco e gli uomini del pronto intervento medico sono intervenuti, il bilancio si è rivelato immediatamente drammatico. Una vittima, 14 feriti, cinque dei quali in gravi condizioni. Due di queste sono morte a causa delle ferite riportate nei giorni seguenti. L’ultima è la 35enne Aisha Stephens, di Syracuse: era al concerto con alcune amiche. In precedenza erano state riconosciute Rhondesia Belton, 33 anni di Buffalo, e Brandy Miller, 35 anni, di Rochester, dichiarata morta subito dopo essere trasferita dal locale all’ospedale.
Bilancio drammatico
Le persone ancora ricoverate dopo le sette trattenute al pronto soccorso sono quattro. Un bilancio molto più drammatico rispetto a quello che si temeva in un primo momento. Nessuna delle persone ricoverate sembrava pericolo di vita. Le loro condizioni sono precipitate in ospedale, nonostante le cure, proprio a causa delle ferite riportate agli organi interni.
Secondo la polizia l’ondata di panico ha scatenato il caos: “Queste persone sono state colpite, letteralmente calpestate dalla folla”, dice un rapporto di polizia. Il concerto di GloRilla, artista di notevole successo negli Stati Uniti in questo momento, protagonista anche dello show dei recenti Grammy Awards, era attesissimo. Sold out, non si trovava un biglietto da settimane.

L’artista è sotto shock
Anche GloRilla è stata ascoltata dagli inquirenti e dalla procura. Da parte sua e del suo staff non c’è stata alcuna dichiarazione ufficiale, se non un post pubblicato sui social in di solidarietà nei confronti delle vittime: “Sono devastata e affranta per le tragiche morti avvenute dopo lo spettacolo di domenica. I miei fan significano il mondo per me. Prego per le loro famiglie e per una pronta guarigione di tutte le persone ferite”.
Una fonte vicina alla rapper che ha voluto restare anonima ha detto che la donna è sconvolta, in lacrime da giorni che non sa darsi pace. molto discordanti le testimonianze sulle cause che hanno provocato il panico. Anche perché nessuno tra i testimoni ascoltati fuori dal locale ha parlato di spari tipo di circostanze pericolose per le persone e il pubblico.
Nel 2018 a Corinaldo…
Nel frattempo il locale è stato chiuso a tempo indeterminato, la licenza sospesa. Si tratta della seconda peggiore tragedia avvenuta negli Stati Uniti durante un evento musicale dopo le 11 vittime registrate all’Astroworld Festival di Travis Scott nel 2021.
Un bilancio comunque inferiore a quella di Corinaldo quando durante uno show che prevedeva la presenza del rapper italiano Sfera Ebbasta sei persone rimasero uccise in una ressa causata da un ragazzo che fece uso di spray al peperoncino nel mezzo della folla. Il giovane fu identificato.
La Cassazione il 12 dicembre scorso aveva reso definitive le condanne a 12 anni 6 mesi e 20 giorni per Ugo Di Puorto, a 12 anni 4 mesi e 20 giorni per Raffaele Morrone, a 11 anni e 10 mesi per Andrea Cavallari, a 11 anni e 6 mesi per Moez Akari, a 11 anni e 3 mesi per Haddada Souhaib, e a 10 anni e 9 mesi per Badr Amouiyah. Tutti in carcere dall’agosto del 2019 con diverse responsabilità dopo la tragedia.