Il Reverendo è pronto a tornare in pista. Stiamo parlando ovviamente di Marilyn Manson, che a tre anni di distanza da The High End of Low si appresta a pubblicare il nuovo album in studio Born Villain. La data da segnare in agenda per tutti i fan di Manson è il 2 maggio 2012, ma intanto è già disponibile il primo singolo ufficiale intitolato No Reflection. Un brano che, neanche a dirlo, sembra fatto apposta per creare polemiche.
No Reflection è stato postato dallo stesso artista sul suo profilo Soundcloud qualche giorno fa, e come per magia nel giro di poche ore è stato diffuso (in maniera più o meno legale) su tutti i siti di sharing, YouTube incluso. Questo ha spinto l’etichetta Cooking Vinyl Records a pubblicare la versione ufficiale del brano sul suo canale, cui è seguito il consueto video ufficiale in perfetto stile Manson. Il brano, neanche a dirlo, ha dato il via ad una vera e propria faida interna tra gli appassionati del Reverendo.
Da un lato ci sono quelli che lamentano la carenza di idee del singolo e lo stile troppo commerciale, forse auspicando un ritorno ad Antichrist Superstar dopo il flop parziale delle ultime uscite discografiche; dall’altro ci sono invece quelli che si appellano alla necessità di evoluzione e comunque considerano No Reflection un netto passo in avanti rispetto al vuoto assoluto di The High End of Low. La verità come sempre sta nel mezzo.
Marilyn Manson cerca nuove vie di espressione ma purtroppo non sembra possedere più quella carica iconoclasta che lo spingeva agli esordi. Sia dal punto di vista musicale che visivo non ci sono grandi spunti di interesse. Da parte sua il Reverendo affida ad un’intervista su Revolver magazine le sue impressioni sul nuovo parto Born Villain:
“Non suona come nessuno dei miei album precedenti. In effetti suona un po’ come quello che ascoltavo prima di iniziare a scrivere musica, ad esempio Killing Joke, Joy Division, Revolting Cocks, Bauhaus o Birthday Party. Ha molto groove e sonorità molto blues. E’ il primo album dove ripeto le parole delle strofe, cantandole in modi diversi. Prima non l’avevo mai fatto perché sentivo di dover scrivere un gran numero di parole. Credo che questo sarà il mio più grande concept”.