Come al solito la musica diventa strumento di unione e di partecipazione con un grande concerto a New York per sostenere le comunità di Siria e Turchia
Qualsiasi cosa in questo momento è una goccia nel mare di fronte alle notizie che parlano di oltre 40mila vittime, di danni incalcolabili e di due paesi in ginocchio.

Ma il mondo della musica è uno dei primi a farsi portavoce di una catena di solidarietà che dovrà essere lunga, forte ed estremamente diffusa. New York nel corso di questo fine settimana annuncia un festival di due giorni i cui proventi finanzieranno gli aiuti alle popolazioni colpite dal sisma in Siria e Turchia.
Un concerto per le vittime del terremoto
Un evento organizzato a tempo di record da un gruppo di musicisti turchi e siriani che vive negli Stati Uniti. Il cartellone in pochi giorni si è affollato di nomi anche di una certa importanza nel mondo rock e underground newyorchese. Sede dello spettacolo è il DROM club di New York, nell’East Village, un locale attivissimo nello scenario indie e rock. Tutti i musicisti suoneranno gratuitamente. Il ricavato di biglietti, vendita di merchandising e donazioni andrà al Turkish Philanthropy Fund e a Basmeh Zeitooneh, un’organizzazione non governativa che lavora in Siria e Turchia.
Il concerto sarà aperto da alcuni interventi istituzionali: poi sarà la volta della musica: oltre venti le adesioni al programma che potrebbe essere replicato nell’arco di pochi giorni con una seconda rassegna.

La generosità di Springsteen e Rihanna
Nel frattempo sono moltissimi i musicisti che hanno deciso di fare la propria parte. Ad esempio donando parte dei loro incassi delle ultime tournee alle associazioni che stanno intervenendo a sostegno delle popolazioni. Bruce Springsteen ha devoluto una percentuale di tutti i suoi concerti incentivando una raccolta fondi anche tra gli spettatori, così come Rihanna ha devoluto in beneficenza tutto il suo compenso per la sua esibizione durante l’halftime show del Superbowl.
La cantante e attrice delle Barbados aveva preteso esplicitamente che una consistente quota del suo compenso andasse alle vittime del terremoto. A New York, dove le comunità di origine siriana e turca sono particolarmente numerose, si parla di un grande evento live da organizzare all’aperto coinvolgendo star di prima grandezza.