Holus: il futuro del proiettore olografico?

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La creazione di nuovi supporti digitali che rende l’interazione di immagini sempre più sofisticata conosce un vero boom in questi ultimi anni. Realtà aumentata e virtuale interessano sempre più persone, ma l’ambiente degli ologrammi sta anch’esso conoscendo un momento d’oro ultimamente. A testimonianza di questo fenomeno c’è l’arrivo di Holus. Che cos’è? E’ un display olografico che può convertire i contenuti visibili sugli schermi di smartphone, tablet o PC in immagini 3D. Questa trovata è frutto del lavoro di H+ Technology ed è attualmente visibile sul portale di crowdfunding Kickstarter. Ora come ora il progetto ha già raccolto oltre 50.000 dollari e ciò in pochi giorni.

Di questo progetto sappiamo ancora poco e niente al momento in cui scriviamo, a parte un render promettente. L’apparecchio è un parallelepipedo con all’interno una struttura piramidale che consente di ricevere la proiezione dei contenuti che vengono poi riflessi da diverse angolazioni con risoluzione 1600 x 1600 pixel ad ogni lato dal quale viene mostrata l’immagine. La qualità visiva di un ologramma dipende dalla posizione dell’utente rispetto alla linea visiva che lo separa. Per garantire una visione ottima, quindi, Holus disporrà del tracciamento dell’utente e della sua posizione.

Chi ama utilizzare smartphone, tablet o PC tramite l’unico movimento della mano o in modalità gesture, saranno disponibili sensori del tipo Kinect compatibili con Holus visto che quest’ultimo presenta già SDK adatti per essere utilizzati su sistemi operativi quali iOS, Android e Windows, ma anche con Linux e i principali game engine. Sono quasi finiti i tempi in cui bisognava avere un sistema di proiettori in grado di trasmettere la stessa immagine su più piani geometrici per fornire l’impressione olografica in modo da emulare un’immagine olografica. In futuro, con Holus, sarà possibile effettuare chiamate dal proprio smartphone e vedere l’ologramma del nostro corrispondente proprio di fronte a noi, come nei film!

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