
Nostalgici, a me! Sapete come finiscono i cartoni animati degli anni 80 e 90? Perché un tempo in tv gli episodi non erano proprio trasmessi a regola d’arte e capitava che, proprio sul finale, si cominciasse di nuovo dall’inizio o quasi. Questo portava a credere che i cartoni animati degli anni 80 e 90 non avessero fine e, invece, un finale ce l’hanno eccome! Facciamo un breve viaggio alla scoperta dei finali dei cartoni tragici e traumatici (quasi sempre) dei film d’animazione della nostra infanzia.
Candy Candy

Il finale di Candy Candy, strano ma vero, non è fra i più drammatici, anzi! Candy Candy termina con una felice festa a Casa di Pony, dove Candy ritrova il suo “principe” che suona la cornamusa, che altri non è che il suo benefattore, lo zio William Albert Andrew. Intanto, scopre pure che Terence e Susanna si sono finalmente lasciati.
I puffi

I puffi non hanno un vero finale. O meglio, la leggenda metropolitana che circola da anni in rete, vuole che i puffi siano solo frutto di un sogno/incubo di Gargamella. Di sicuro, l’ultimo episodio andato in onda in Italia non diceva niente al riguardo, ma al tempo Mediaset era nota per stravolgere puntate e cancellare episodi. Resterà il mistero (per il momento).
Carmen San Diego

Anche Carmen Sandiego pare non abbia un finale certo, ma magari lo scopriremo guardando la serie tv di Netflix su Che fine ha fatto Carmen Sandiego in streaming il prossimo anno.
Occhi di gatto

Il finale del vecchio cartone degli anni 80 Occhi di gatto è complesso esattamente come la sua trama. Le tre ragazze non sapranno mai nulla sul padre e quando Sheila rivela a Matthew che lei è una ladra, parte per gli States lasciandolo per sempre. Ma Matthew la raggiunge, solo che lei pare abbia perso la memoria. Non è finita, però: ad un certo punto Sheila sente una musica e pare ricordare qualcosa, ma è lì che il cartone si interrompe con la scritta fine (e non quella classica つづく,”tsuzuku“, che significa fine).
Georgie

La travagliata vita di Georgie ha un mezzo lieto fine, perché, diciamocelo: Goergie fa parte di quei cartoni animati tristissimi della nostra infanzia. La ragazza giunge in Inghilterra e scopre che è la figlia del conte Fritz Gerald, condannato ingiustamente ai lavori forzati. Georgie riesce a riabilitare il casato, ma rinuncia all’amore di Lowell. Infine, Georgie, Abel e Arthur decidono di tornare in Australia, lì dove sono cresciuti.
Heidi

La piccola Heidi riesce a convincere il padre di Clara a portarla in montagna e lì la giovane rampolla riprende a camminare. Dopo questo lieto evento, Heidi decide di restare sui monti col nonno, pur non dimenticando mai la sua amica di Francoforte.
Doraemon

Anche sul finale del cartone anni 80 Doraemon ci sono diversi dubbi e anche qui, esattamente come accaduto con I puffi, è probabile che il tutto sia frutto dell’immaginazione di Nobita durante il coma.
Memole

La dolcissima Memole parte con la sua astronave per il suo pianeta, Filofilo, ma una volta giunta a destinazione viene a sapere che l’unico modo per guarire la sua piccola amica umana, Mariel, è quello di farle bere le sue lacrime. Lascia così la sua famiglia per tornare sulla Terra e restarci, rimanendo in contatto con i parenti attraverso una speciale radio intergalattica.
Charlotte

Fra i cartoni animati degli anni 80 e 90 abbiamo anche Charlotte. Il finale traumatico del cartone animato vede la piccola Charlotte e la famiglia in Canada, ancora alle prese con le correnti avverse del destino. Inoltre ci sono due partenze e la morte di Louis, affetto da tubercolosi.
City Hunter

Chiudiamo la nostra carrellata su come finiscono i cartoni animati degli anni 80 e 90 con City Hunter. Durante l’ultimo episodio, il killer Hans si innamora di Kaori, ma egli perisce durante uno scontro a fuoco con una banda rivale. Intanto Kaori e Ryo continuano a stare insieme felici e contenti, in odore di matrimonio.