Top 10 tecnologie reali ispirate dai videogiochi

Come i videogiochi hanno ispirato tecnologie

I videogiochi hanno ispirato davvero tante tecnologie reali dimostrando che la fantasia degli sviluppatori è molto più sviluppata di quanto possa sembrare, semplicemente divertendosi alle console come Playstation o Xbox oppure al computer. Sembra quasi che quando gli scienziati siano un po’ a corto di idee si ispirino dando un’occhiata ai videogames. E, tra una partita e l’altra, può capitare che scatti l’idea del secolo, come a dire: “E se provassimo a inventare davvero questa cosa?”. Sei pronto in un viaggio ai confini della reale fantascienza? Ecco la top ten delle innovazioni ispirate dal mondo dei videogiochi.

10 MEDPAC: UN PACCO DI ENERGIA PRONTA ALL’USO
Medpac

Non c’è gioco sparatutto in cui il protagonista non necessiti di un bel pacchetto di energia pronta all’uso per recuperare un po’ di benessere e di forza così da andare a auto-medicarsi e affrontare nuovi pericoli. Non ci sono ovviamente invenzioni che consentono di passare dall’essere moribondi a diventare super uomini, però qualcosa del genere è in fase di studio. Uno studente di college chiamato Joe Landolino ha infatti realizzato uno speciale gel che può stoppare il sanguinamento in modo istantaneo andando a unire cellule vicine. Anche la DARPA ha creato un medpac che però stoppa il sanguinamento dall’interno.

9 SISTEMI DI AUTOPUNTAMENTO PER ARMI
GTA mira automatica

Prendi ad esempio Grand Theft Auto: quando un nemico è davanti a te, magari correndo da una protezione all’altra sparandoti all’impazzata, tu puoi nasconderti dietro una colonna o un’auto e usare il sistema di puntamento automatico così da non stare lì a indirizzare fucile, pistola o lanciarazzi che sia. Nella realtà c’è XS1 che è un sistema di auto-tracking basato su Linux e sviluppato dalla società TrackingPoint con un pulsante che, se schiacciato, può tracciare il soggetto per continuare a sparargli anche se si muove, senza fatica. Può anche calcolare differenze di altezze e azione del vento.

8 GRANATE PROGRAMMABILI
Granate programmabili

Probabilmente giocando a Gears of War si è pensato a un modo di sfruttare un sistema di controllo della detonazione di granate e bombe più intelligente di quello attuale che non solo è difficilmente “organizzabile” visto che non è preciso ma empirico (uno, due, tre…) ma segue in generale la regola dello “speriamo bene”. Invece, con XM-25 si possono sparare granate intelligenti che si appoggiano a un sistema “a razzo” che non solo punta in una direzione precisa, ma che rispetta anche il “timing”.

7 MUNIZIONI MULTIPLE SU UNA STESSA ARMA

Forse hai capito che la maggior parte delle novità riguarda le armi: per non portarsi dietro un arsenale pazzesco, ma al contrario per avere solo pochi strumenti utili e di molteplice potenza e varietà di fuoco, ci sono studi a proposito di sistemi davvero rivoluzionari. Ad esempio con M32 si potranno sparare sei granate in meno di sei secondi oltre che lanciare nell’aria una sorta di mini telecamera-paracadute che invia sul display del casco digitale una serie di visuali aeree del terreno di scontro. Infine si possono usare proiettili più pesanti che creano danni ancora peggiori.

6 DISPLAY A CASCO INTELLIGENTI
Display al casco

Dimentica Google Glass perché i caschi militari del futuro saranno molto simili a quelli visti in giochi come Fallout 3 con una serie di informazioni complete ad esempio sul territorio (analizzato in tempo reale) e sugli umani (amici o nemici) presenti sul campo di battaglia. Il futuro degli HUD (heads-up display) sono in fase di sviluppo ad esempio presso lo Ulsan National Institute of Science and Technology in Corea del Sud con progetti ancora più spinti come display digitali all’interno di lenti a contatto. Altri progetti simili arrivano dalla University of Washington con display di appena 8×8 pixel.

5 CONTA PROIETTILI

In tutti i videogiochi è presente: un contatore che ti dice in tempo reale quanti proiettili puoi ancora sparare e quale tipo. Un tipo di informazione che può davvero fare la differenza sul campo di battaglia dove ogni secondo può significare vita o morte. Il contatore prototipale si base su un mini computer attaccato all’arma che misura – con l’accelerometro – quante volte si spara e – sapendo quanto è capiente il caricatore – informa su quanto si può ancora sparare.

4 I CARRI ARMATI VELOCI E INTELLIGENTI
CoD spari

I carri armati non sono così maneggevoli, veloci e pratici per muoversi a tutta birra sparando con precisione, ma sono un po’ un esempio tipico di quanto in guerra si sia puntato più sulla quantità che sulla qualità. La DARPA è ancora una volta al centro delle innovazioni con mezzi che ricordano quelli di Call of Duty come Iron Curtain che usa placche metalliche multiple per creare un campo magnetico elettrico in grado di proteggerlo o sensori per identificare proiettili in arrivo così da farli detonare prima di provocare danni.

3 POWER-UP
Powerup

Hai presente in Bioshock quando usi un Plasmid e puoi sfruttare momentanei super poteri come la telecinesi o psicogenesi? Bene, ci sono droghe come Adderall e Ritalin che possono aumentare la concentrazione e Modafinil che possono far aumentare l’attenzione e la produttività alle stelle rimanendo svegli anche per 40 ore di fila senza battere ciglia. È in via di studio presso l’US Air Force per i piloti di aerei militari.

2 CONTROLLARE UN AVATAR
Controllare Avatar

Sì, ebbene sì, si può anche controllare un avatar, un personaggio. Ovviamente non si tratta di un uomo in carne e ossa ma una sorta di cyborg che risponde a stimoli “nervosi” di chi lo controlla così come fosse un omino dei videogiochi. E’ in via di studio presso il laboratorio iBionics della North Carolina State University che ha agganciato il cervello di scarafaggi a un PC via cavo per comandare gli spostamenti in modo piuttosto disgustoso ma efficace. Alla State University of New York si è fatto coi ratti con una spesa irrisoria. Non sarà usata sui cadaveri o su persone vive, ma verosimilmente appunto su robot.

1 EXTRA LIFE
Extralife

Non c’è videogame che non abbia vite extra che consentono di poter proseguire a giocare anche quando si è finita la propria energia. Ad esempio in Super Mario o in Sonic si necessitano di dieci monetine. Mark Stephen Meadows è un ricercatore che crede fermamente che si possa dare una seconda chance a chi è intrappolato in un corpo ormai quasi non più operativo e prossimo a “spegnersi”. Come? Si parla di quasi-resuscitazione andando a trasferire coscienza e memoria in un corpo artificiale tutto nuovo, Fantascienza? Qui si, anche perché dovrà passare almeno mezzo secolo prima di vedere qualcosa di reale. Se mai si vedrà.