Dieci invenzioni che hanno ucciso i propri inventori

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Sembra davvero uno scherzo del destino, troppo crudele per poterci credere e troppo beffardo per immaginare che non sia una farsa o una brutta barzelletta. Eppure è successo già più volte che inventori e creativi o comunque scienziati coraggiosi finissero assassinati dalle loro stesse creazioni. Essere pionieri in un determinato campo non sempre è così eccitante come potrebbe sembrare perché si deve andare incontro a un mondo totalmente sconosciuto, che spesso può riservare brutte sorprese. Dal Segway al paracadute, ce n’è davvero di tutti i gusti. Scopriamo insieme questa top ten dell’orrore.

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Alexander Bogdanov

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Alexander Bogdanov è stato un politico, filosofo e medico russo nato nel 1873 e oltre alla sua impostazione scientifica fu ricordato anche per la sua attività di romanziere e filosofo oltre che per essere uno dei protagonisti della rivoluzione bolscevica. Ma il meglio di sé lo diede in campo medico con esperimenti davvero rivoluzionari come le trasfusioni di sangue. Secondo Alexander portavano al ringiovanimento e potevano condurre all’eterna giovinezza. Ma non aveva fatto i conti con le malattie trasmissibili: dopo 11 trasfusioni su se stesso si prese tubercolosi e malaria e morì.

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Aurel Vlaicu

Questo aviatore rumeno riuscì, tra il 1907 e il 1908, a realizzare un aliante che riuscì a pilotare con successo l’anno seguente ossia nel 1909 poi si trasferì a Bucarest per realizzare un aeroplano a motore. Lo chiamò Vlaicu II e lo testò nel 1911, perfezionandolo e arrivando a vincere diversi premi internazionali nel 1912 ma scomparve a soli 31 anni durante il tentativo di attraversare la catena montuosa dei Carpazi proprio con il suo “Vlaicu II”.

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Franz Reichelt

Celeberrima la morte di Franz Reichelt, che fu una delle prime catturate dall’occhio della videocamera. Il sarto austriaco nato nel 1879 realizzò il pronipote del paracadute e lo testò su se stesso gettandosi dal primo livello della Torre Eiffel il 4 febbraio del 1912. In realtà non morì per le ferite riportate quanto di infarto poco prima di sfracellarsi.

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Ismail ibn Hammad al-Jawhari

Ismail ibn Hammad al-Jawhari visse nell’11esimo secolo e fu uno studioso kazako tra i più importanti del mondo musulmano. Anche lui era appassionato di volo e lavorò per anni a un sistema in grado di farlo svolazzare anche per pochi metri. Realizzò un prototipo di ali di legno per planare, ma dopo il salto dalla moschea a Nishapur si sfracellò al suolo.

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Jimi Heselden

Jimi Heselden non è stato propriamente l’inventore del Segway ma più che altro l’acquirente del progetto. Tuttavia voleva fortissimamente il modello fuori strada e così nel 2010 si affrettò a testare la biga elettrica con gomme da jeep per la campagna britannica nei pressi di Wetherby nello Yorkshire. Ma cadde da un dirupo e morì sul colpo a soli 62 anni. Il suo corpo fu trovato presso un fiume.

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Marie Curie

Marie Curie, al secolo Maria Skłodowska, fu fisico e scienziata polacca premio Nobel nel 1903 per la fisica e nel 1911 per la chimica per gli studi sulla radioattività e la scoperta di Radio e Polonio. Dalla gloria alla tragedia: le continue esposizioni alle radiazioni comportarono malattie incurabili che la portarono alla morte in breve tempo. All’epoca si ignoravano questi rischi collaterali.

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Otto Lilienthal

Otto Lilienthal alias Glider King “Re degli alianti” era un altro patito del volo e dopo aver studiato a lungo e approfonditamente il volo degli uccelli costruì un aliante il 9 agosto del 1896 poi si offrì lui stesso di provarlo, molto coraggiosamente. Durante un’esibizione una folata di vento lo fece precipitare, morì un giorno dopo.

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Thomas Midgley

Thomas Midgley, Jr – ingegnere americano e chimico – sarà ricordato come l’inventore e sviluppatore della benzina al piombo e dei clorofluorocarburi. Anche lui come la Curie subì i danni per la prolungata esposizione a sostanze nocive per il nostro organismo e si ammalò di poliomielite all’età di 51 anni rimanendo gravemente disabile. Ma non fu la causa della morte: costretto a letto, costruì un elaborato sistema di carrucole e corde per sollevarsi ma un malfunzionamento lo uccise, stritolato.

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Valerian Abakovsky

L’inventore russo Valerian Abakovsky costruì uno speciale vagone ferroviario superveloce chiamato Aerowagon, che già nel 1921 raggiungeva notevoli record. Durante un viaggio nel 24 luglio 1921 con un gruppo guidato da Fyodor Sergeyev partì da Mosca verso le miniere di carbone di Tula. Nessun problema all’andata, disastro al ritorno, tutti morti compreso lui, appena 25enne.

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William Bullock

William Bullock fu l’inventore del perfezionamento decisivo per la rotativa di stampa che aumentò notevolmente resa e efficienza. Ma durante un test rimase impigliato negli ingranaggi nel tentativo di ripararli e morì stritolato orrendamente.

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