In rete bisogna fare molta attenzione ad alcuni siti, visto che spesso potrebbero truffarvi. Sono tantissimi gli utenti che ci sono cascati.
Internet è sempre un posto pericoloso per quanto riguarda l’affidabilità di alcuni siti. Per questo motivo la polizia postale è sempre al lavoro per individuare e chiudere gli indirizzi più truffaldini.

In queste ore una rete di 13.000 siti ecommerce truffa sarebbe pronta proprio ad essere smantellata dalla Polizia Postale italiana. Infatti questi indirizzi truffa sarebbero stati scoperti dopo un’indagine di una società di sicurezza informatica italiana, Yarix. Una volta completata l’operazione, poi, sarebbe stata proprio la Yarix a contattare le autorità competenti. La rete globale sarebbe quindi stata individuata in Italia. Ad anticipare l’operazione ci avrebbe pensato Bloomberg, con l’azienda che l’ha confermata anche ad Italian Tech.
Questo intervento avrebbe potuto mettere in ginocchio quella che potrebbe essere una delle più grandi reti al mondo di negozi online falsi individuate finora. La rete di siti sarebbe riuscita a truffare gli inconsapevoli clienti offrendo loro prodotti di grandi marchi italiani, come Armani, Prada e tanti altri, a prezzi stracciati. La truffa si completava con questi siti che poi inviavano ai clienti dei prodotti contraffatti o addirittura non inviando proprio alcun prodotto dopo il completamento del pagamento da parte degli utenti.
La Polizia Postale, quindi, in queste ore starebbe lavorando per chiudere tutti i siti truffaldini della rete.
Attenzione a questi siti, la truffa è dietro l’angolo: sono cyber-criminali cinesi
Secondo le prime indagini svolte dalla Polizia Postale, la rete sarebbe gestita da un gruppo di criminali informatici cinesi. Questo dettaglio è emerso dopo aver analizzato quella che potrebbe essere una delle più grandi reti al mondo di negozi online falsi individuate finora.

Inoltre i cyber-criminali occultavano i server con un complesso stratagemma. Infatti questo gli permetteva di celarli all’interno di un network globale di data center. Questo network globale era collegato su reti differenti proprio per facilitare la distribuzione dei contenuti online. La società italiana Yarix ha quindi spiegato che non veniva rilevato il reale hosting provider e le coordinate del server.
Questo metodo ha permesso ai criminali informatici cinesi di far sì che il 90% dell’infrastruttura apparisse tra Stati Uniti, Panama e Turchia. Le analisi più approfondite hanno permesso di individuare parte dell’infrastruttura della rete anche in Europa.
Continua quindi l’ottimo lavoro della Polizia Postale per la massima protezione degli italiani che navigano in rete.