Tumore: quanto si può andare in pensione prima con la nuova normativa

Quando si ha un tumore sicuramente la vita cambia e non soltanto si deve affrontare una importante minaccia ma anche tante attività della vita di tutti i giorni vengono ad essere pesantemente condizionate.

Ma vediamo che cosa succede quando si ha un tumore dal punto di vista pensionistico. Nel 2023 come sappiamo c’è stata la riforma delle pensioni operata dal governo Meloni. Una malattia oncologica nel 2023 può consentire di andare in pensione prima ma soltanto in determinati casi molto specifici.

Cancro e pensione
Cancro e pensione / QNM

Una malattia oncologica è certamente una malattia non banale e i malati di tumore avrebbero diritto a una grossa corsia preferenziale per andare in pensione. Infatti una malattia del genere dovrebbe essere tenuta in grande considerazione dall’INPS. Come vedremo esistono molteplici vie per avere agevolazioni previdenziali.

Pensione anticipata 2023: come funziona per i malati di tumore

Nel 2023 avere la pensione anticipata per i malati di tumore è effettivamente possibile quando la malattia abbia determinato una forma di invalidità. Quindi per avere il prepensionamento non basta che sia stato diagnosticato il tumore ma il tumore in se stesso o le pesanti cure necessarie devono portare al riconoscimento di una invalidità.

Quindi se si ha una malattia oncologica bisogna recarsi dal proprio medico di base il quale farà richiesta all’INPS perché sia accertata l’invalidità. Se il tumore crea una situazione che porta ad un invalidità del 100%, si può ricevere la pensione di inabilità di 280 euro al mese per 13 mensilità. Se invece la commissione medica dell’INPS riconosce un invalidità tra il 74 e il 99% si ha diritto all’assegno di invalidità di €280 ma soltanto se il reddito è al di sotto dei 4.800 euro all’anno.

Cosa succede nei vari casi

Se l’invalidità è di almeno il 74% si avrà diritto soltanto a due mesi in più di contributi all’anno per andare in pensione prima. Tuttavia se l’invalidità è di almeno il 74%, si può anche ottenere l’assegno ordinario di invalidità se ci sono cinque anni di anzianità contributiva.

Cancro e pensione anticipata
Cancro e pensione anticipata / QNM

In ultimo bisogna tenere presente che se la percentuale di invalidità è superiore a 66% si può ricevere l’assegno ordinario di invalidità ma c’è l’ulteriore paletto di aver maturato cinque anni di contributi proprio nei cinque anni precedenti alla domanda. Ma un’altra possibilità è proprio la pensione di vecchiaia anticipata per invalidi.

Pensione anticipata ed APE Sociale

Tuttavia per poter accedere a questa pensione di vecchiaia anticipata c’è bisogno di essere lavoratori dipendenti privati che abbiano un’invalidità superiore al 80%. Tra l’altro c’è bisogno anche di aver raggiunto 61 anni di età per gli uomini e 56 per le donne e anche di aver maturato almeno 20 anni di contributi.

Ma un’altra via per andare in pensione è quella di utilizzare APE sociale a 63 anni se si hanno maturato almeno 30 anni di contributi e si ha un invalidità civile di almeno il 74%. Dunque attraverso questi canali chi soffre di una malattia oncologica potrà effettivamente avere un vantaggio pensionistico, ma come dicevamo all’inizio si tratta di canali sempre legati all’invalidità e che non tengono presente la specificità del tumore come invece sarebbe probabilmente assai più giusto e più etico.