Durissime le reazioni internazionali alla notizia, confermata anche da diversi osservatori neutrali, che i missili russi indirizzati in Ucraina avrebbero centrato un ospedale di Dnipro che ospitava molti civili
Almeno due persone sono morte e non meno di 30 sono rimaste ferite a seguito di un attacco a una struttura medica nella città ucraina Dnipro.

L’attacco è stato confermato anche da numerose fonte neutrali, giornalistiche e mediche. I missili sono caduti in mattinata sull’ospedale n.14, collocato nella zona industriale a nord della città. Colpita anche la vicina clinica veterinaria che nell’emergenza della guerra si sta occupando di innumerevoli animali domestici feriti e abbandonati durante gli attacchi.
Ucraina, tre morti nell’ospedale di Dnipro
Le autorità ucraine hanno sottolineato che non si tratta del primo attacco a danno di strutture mediche e civili che non rappresentano in alcun modo un obiettivo di carattere militari e che nessuna delle persone ferite o uccise è in forza all’esercito. I ricoverati sono tutti civili, rimasti feriti o ustionati dai violenti attacchi dei giorni scorsi che hanno duramente colpito la città.
Quattro sono i dispersi non ancora recuperati, ma la speranza è che si siano messi in salvo scappando dopo il crollo della struttura, interessata subito dopo il bombardamento da un incendio estremamente esteso sul quale i vigili del fuoco sono ancora al lavoro.
Feriti gravi, due i bimbi
Tre delle trenta persone ferite sono ricoverate in gravi condizioni in altre strutture di assistenza della città. Due sono bambini.
Sul posto anche le troupe della CNN che hanno documentato le conseguenze dell’attacco con le immagini e con il racconto dei propri inviati.
Il sindaco di Dnipro Boris Filatov ha detto ai giornalisti che l’attacco è avvenuto durante un cambio turno tra il personale medico e infermieristico, il che significa che in quel momento meno persone stavano lavorando all’interno della struttura.

La Francia condanna l’attacco
Dura la reazione internazionale. La Francia ha condannato gli attacchi della Russia contro l’Ucraina, in particolare quelli sugli ospedali tra i quali quello di Dnipro è sicuramente uno dei più gravi dall’inizio del conflitto, definendoli “crimini di guerra che non possono rimanere impuniti”, così come si legge in una dichiarazione del ministro degli Esteri francese Catherine Colonna.
“Gli attacchi missilistici e di droni a Kiev e alle regioni ucraine di Kharkiv e Dnipropetrovsk ancora una volta hanno deliberatamente preso di mira siti civili – afferma il ministero in una nota ufficiale diffusa nel corso del pomeriggio – in flagrante violazione del diritto umanitario internazionale”.