Uccide il vicino di casa e dopo diversi giorni si presenta in caserma per denunciare l’omicidio: la versione della donna e i motivi del delitto.
Un delitto avvenuto da diverso tempo, a distanza di ore la decisione di parlarne con i carabinieri, spiegando anche i dettagli dell’omicidio. Una donna di 47 anni si è infatti presentata presso gli uffici locali per annunciare di aver ucciso un vicino di casa.

Spiegati i motivi del gesto, approfondendo anche ulteriori dettagli sul caso accaduto già da diversi giorni a questa parte. Si è presentata in caserma e ha fornito più di qualche dettaglio su quanto accaduto di recente, con tanto di indicazioni dettagliate per le forze dell’ordine.
Chi sono vittima e presunta autrice omicidio
Una donna ha raggiunto la caserma dei carabinieri insieme ai legali Cristian Cristiano e Santo Orrico, parlando di un tentativo di approccio sessuale da parte dell’uomo. L’accusata per il delitto è Tiziana Mirabelli, la vittima è invece il 74enne Rocco Gioffrè. La 47enne avrebbe quindi confessato il delitto dell’uomo che viveva sullo stesso pianerottolo.
L’anziano è stato accoltellato a morte, Mirabelli ha ribadito che non sarebbe stato il primo episodio di questo tipo. Il delitto è avvenuto a Cosenza in via Monte Grappa 7. La donna ha parlato con i carabinieri di quanto accaduto, descrivendo l’episodio. Nel tentativo di difendersi, infatti, ha ribadito di aver preso un coltello da cucina e colpito l’uomo diverse volte.

A riportare la notizia è l’agenzia ANSA che ha parlato di una donna disoccupata e con esperienza in una cooperativa sociale, svolgendo saltuariamente anche la badante. Alle spalle la 47enne ci sarebbero precedenti penali per spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di una persona attiva con il movimento Prendocasa che si impegna da tempo a risolvere l’emergenza abitativa.
Gioffré abitava al quinto piano in un palazzo che si trova nei pressi del corso principale della città calabrese. Era vicino di pianerottolo della donna che ha ribadito di averlo ucciso, spiegando anche la dinamica e i motivi. Mortali sarebbero stati i fendenti all’altezza di petto e addome.
Indagini in corso
La versione della presunta autrice del delitto è al vaglio degli investigatori guidati dal pubblico ministro Maria Luigia D’Andrea, a coordinare tutto c’è la Procura di Cosenza diretta da Mario Spagnuolo. L’omicidio sarebbe avvenuto nell’abitazione della donna, così come spiegato dalla 47enne.
La vittima è un uomo originario di San Fili, paese della provincia di Cosenza, trovato senza vita all’interno dell’appartamento intorno alle ore 14 di domenica 19 febbraio 2023, ma il litigio mortale si sarebbe consumato durante lo scorso giovedì 16 febbraio. La donna che si è pronunciata reo confessa ha svolto un interrogatorio e risposto alle domande degli investigatori.

Sul posto sono giunti il medico legale, i militari che hanno circoscritto la zona e il pm D’Andrea che lavora presso l’ufficio del procuratore capo Spagnuolo. Ancora da comprendere come mai la donna abbia aspettato tre giorni prima di denunciare quanto accaduto alle autorità competenti. La donna avrebbe atteso più del previsto per denunciare quanto avvenuto molto probabilmente per paura di scegliere cosa fare dopo l’evento delittuoso.
La donna che si è accusata di aver compiuto il delitto ha parlato di un rapporto con la vittima molto difficile. Avrebbe spiegato di aver subito alcune lesioni da parte dell’uomo, ma di non aver denunciato gli episodi, scegliendo ancora di non sottoporsi alle cure mediche presso il pronto soccorso dell’ospedale Annunziata.
Donna in carcere
La 47enne è stata sottoposta ad alcune visite mediche per accertare la possibile presenza di ferite da difesa sul proprio corpo, magari causate da una colluttazione con la vittima. Tiziana Mirabelli è attualmente in carcere presso l’istituto penitenziario di Castrovillari: la Procura di Cosenza contesta l’accusa di omicidio aggravato.