Antonio Novati, noto commercialista 75enne milanese è stato trovato morto nella sua auto. L’abitacolo pieno di sangue. Chi ha ucciso il professionista?
Il noto commercialista milanese Antonio Novati è stato accoltellato a morte nella sua auto ieri sera, giovedì 20 aprile a Massalengo, in provincia di Lodi. Arrivati sul luogo del delitto, i carabinieri, insieme alla Procura della Repubblica di Lodi si sono trovati davanti una scena del crimine assurda con l’interno dell’abitacolo pieno di sangue.

Gli uomini dell’Arma dei carabinieri sono a lavoro senza sosta da questa notte per cercare di arrivare a identificare l’assassino e il movente dell’omicidio. Molto probabilmente il killer potrebbe essere stato ripreso dalle telecamere di videosorveglianza della zona insieme alla vittima 75enne.
L’uomo è un commercialista molto conosciuto nella città meneghina ma originario di Vizzolo Predabissi, paese in provincia di Milano. La macchina in cui è stato rinvenuto il corpo senza vita è una Honda Civic. Ma chi avrebbe mai potuto accoltellare a morte il 75enne e perché?
Antonio Novati, trovato morto nella sua auto. E’ caccia al killer
A lanciare l’allarme ieri sera, 20 aprile, è stato un agricoltore che passando sulla strada sterrata che porta alla cascina Scappadina ha scoperto il cadavere dell’uomo dentro la macchina insanguinata.

Il passante ha immediatamente chiamato il soccorso sanitario e i carabinieri del comando provinciale di Lodi. Questi ultimi, appena arrivati sul posto del delitto, hanno impedito al medico di turno di procedere perché a bordo dell’automobile, una Honda Civic, c’era oltre al cadavere, anche molto sangue.
La Procura di Lodi ha, dunque, fatto giungere sul posto il medico legale per i primi rilievi sul corpo. Il cadavere di Antonio Novati era riverso sul sedile posteriore dell’auto familiare. Il commercialista era vestito in abiti eleganti. Il luogo del ritrovamento, ovvero cascina Scappadina, è una zona molto conosciuta e frequentata dagli amanti delle camminate o delle escursioni in bicicletta nel verde.
La dinamica dell’omicidio
Secondo una prima analisi svolta sul cadavere di Antonio Novati dal medico legale, emergerebbe che il 75enne sarebbe deceduto dopo essere stato raggiunto da diverse coltellate. In modo particolare i tagli più profondi hanno raggiunto soprattutto la zona dell’addome provocando nella vittima una copiosa emorragia e la conseguente morte.
Ma per avere la certezza medico-scientifica sulle cause del decesso, Maurizio Romanelli, procuratore di Lodi, ha disposto l’autopsia sul corpo. Al momento, infatti, il corpo del commercialista è stato trasferito presso l’istituto di Medicina legale di Pavia.
Dalle prime indagini, l’arma usata per uccidere l’uomo ad ora risulta ancora dispersa. Gli investigatori hanno iniziato a sentire l’agricoltore che ha ritrovato il cadavere. Inoltre, si indaga nella sua vita privata e professionale del 75enne. Al vaglio dei carabinieri anche le immagini delle telecamere di zona che, con ogni probabilità, potranno dare maggiori indizi sul caso. Le telecamere posizionate nei dintorni del luogo dove è avvenuto il delitto sono nel totale 8. E’ quasi escluso che la vittima si sia recato in quel luogo isolato nel verde da solo con l’automobile di famiglia e non con la sua personale auto.
Chi era il noto commercialista trovato morto
Antonio Novati era un commercialista molto conosciuto nella città milanese e nell’hinterland. In modo particolare tra la zona di Milano e Melegnano. Aveva due studi professionali e un’esperienza di oltre quarant’anni nel settore.
Per anni era stato anche un perito e un curatore fallimentare per il tribunale di Lodi oltre che, come riporta Leggo, custode per procedure esecutive immobiliari. Il suo studio però si occupava di consulenza societaria e aziendale, fiscale e di contabilità.
Antonio Novati era sposato e aveva due figli e tre nipoti. Al momento l’autovettura appartenente alla moglie del professionista, è stata sequestrata e portata nella caserma del comando provinciale di Lodi per i rilievi scientifici del caso. Rimane ora il mistero su chi abbia ammazzato il professionista e perché l’abbia fatto con tale cruenta violenza. Gli investigatori non escludono, al momento, nessuna pista.