Terremoto Turchia, Italia pronta a partire | Chi coordina i soccorsi

Il gravissimo terremoto avvenuto in Turchia ha mobilitato decine di Paesi: l’Italia è pronta a fare la sua parte.  Tutti i dettagli. 

La Turchia vive ore drammatiche dopo il violento terremoto che ha colpito il Paese nel cuore della notte. Oltre 2mila le vittime, migliaia le persone che non hanno più una casa in cui dormire, gravissimi danni e disagi per tutta la popolazione. Immediato l’intervento di numerosi Stati che hanno offerto piena disponibilità in queste ore difficili. Anche l’Italia si è detta disponibile a fare la sua parte in un momento drammatico.

Turchia Terremoto
Il terremoto in Turchia fa registrare migliaia di morti

Il Governo italiano scende in campo e lo fa con un annuncio giunto dopo ore dall’attivazione della macchina dei soccorsi. A parlarne in prima persona è stato Antonio Tajani, ministro degli Esteri, con un messaggio per ufficializzare quanto deciso. “La Turchia ha accettato l’aiuto del team di ricerca e soccorso italiano dei vigili del fuoco. Alle 14.15 è partita la squadra di ricognizione della nostra Protezione civile. A breve partirà anche quella operativa di soccorso“, ha spiegato l’ex presidente del Parlamento Europeo.

Turchia, terremoto e soccorsi in campo | La decisione dell’Italia

La Protezione civile italiana, guidata da Fabrizio Curcio, ha ribadito pieno sostegno e immediata attivazione dei team di soccorso e ricerca. Pronto un volo con aiuti per la Turchia, colpita di recente dal sisma che ha sconvolto il Paese. Lo stesso Curcio ha spiegato come funzionerà la macchia dei soccorsi e anche gli aiuti in arrivo dall’Europa.

Macerie Turchia terremoto 7.9
Il grave terremoto accaduto in Turchia, danni ingenti e morti

Il meccanismo funziona così: c’è il Paese che richiede, in questo caso la Turchia. Altri che offrono, tra cui l’italia. E poi la Turchia deciderà, in funzione della vicinanza e di altri parametri, chi accettare. I team sono variabili, si cerca di caratterizzarli in base alle richieste e ai luoghi. È personale molto specializzato sulla ricerca e soccorso“, ha spiegato il responsabile della Protezione civile. Il messaggio parte anche da una vicinanza per quanto accaduto.

Intanto l’Italia ha annunciato di essere pronta con 50 operatori dei vigili del fuoco e 12 tonnellate di varie attrezzature. Le squadre specializzate sul fronte ricerche sono pronte a collaborare. Sul caso è intervenuto anche Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, che ha fatto il punto sulla situazione. “Esprimo solidarietà e vicinanza al governo e al popolo turco. Noi italiani sappiamo bene cosa vuol dire vivere drammi di questo tipo quindi ci predisponiamo per il meglio per essere partecipi di ogni aiuto. Abbiamo già un  modulo pronto dei vigili del fuoco, più altre risorse di natura tecnologica“, ha ribadito il capo del Viminale.

Pronto il piano di soccorsi europeo, quali sono le novità

Anche le Regioni italiane non si sono tirate indietro e ha dato piena disponibilità all’invio di personale e materiale. Ora non resta che attendere le indicazioni del centro di coordinamento, soltanto successivamente si potrà comprendere cosa raccogliere e cosa invece evitare, in modo tale da evitare spedizione di materiale inutile e non richiesto dopo il terremoto.

Turchia terremoto
La situazione è gravissima, i danni provocati dopo la violenta scossa

Intanto l’Unione europea ha ribadito di aver mobilitato diverse squadre di soccorso: pronte giù Bulgaria, Croazia, Francia, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca e Romania. Questi Paesi hanno dato piena disponibilità immediata per sostenere i primi soccorritori. Crollate centinaia di abitazioni, soccorsi invece già al lavoro fra le macerie. Gravi danni al patrimonio culturale turco, a fuoco anche i gasdotti del Paese dopo il violento terremoto accaduto durante le prime ore di martedì 6 febbraio 2023.

Sul campo c’è anche il personale di Medici Senza Frontiere impegnato in Siria. Richiesta d’urgenza l’adesione di donatori di sangue. Circa 10mila i cittadini che avrebbero risposto all’appello, ma potrebbero raddoppiare vista la gravità dell’accaduto. “Abbiamo bisogno anche di coperte e stufe. Avremo bisogno di un riscaldatore per le tende. Sono necessari cappotti invernali, scarpe, vestiti“, si legge in un appello rilanciato da Mezzaluna turca dopo i primi resoconti.