Francesco Facchinetti ha parlato della rapina subita dal padre Roby all’interno della villa di famiglia: le parole social hanno un obiettivo. Tutti i dettagli a distanza di giorni dalla vicenda.
Una vicenda piuttosto forte confermata dallo stesso Roby Facchinetti che ha di recente subito una rapina nella villa di Bergamo. Momenti difficili quelli vissuti insieme alla sua famiglia, ora il momento di parlare di quanto accaduto. Non ci sono soltanto le dichiarazioni del padre, anche il figlio Francesco ha deciso di spiegare la situazione vissuta.

La vicenda ha colpito anche il cantante che non si è tirato indietro e ha parlato della rapina subita dalla sua famiglia mentre si trovava in casa durante la scorsa domenica. Dalle indiscrezioni giornalistiche si passa alle conferme dei diretti interessati. Tanta rabbia per quanto accaduto e molta paura a riguardo. Il racconto social ha ricevuto tantissimi consensi, le parole del figlio Francesco vanno oltre e puntano il dito contro la politica nazionale.
Rapina in casa di Roby Facchinetti, il commento del figlio Francesco | Le parole
Francesco Facchinetti ha spiegato il grande spavento vissuto mentre suo padre si trovava in casa. Attimi veramente da dimenticare e la necessità di spiegare su Instagram quanto accaduto non molto tempo fa. Amarezza e grande delusione per la rapina subita da suo padre e dalla famiglia mentre erano nella villa di Bergamo. Certamente un brutto momento quello vissuto dal tastierista e voce dei Pooh che ha confermato sui social, nonché rassicurato le tantissime persone che si sono preoccupate dopo la rapina.
“Sono molto triste e amareggiato di come si è trasformato il nostro paese. Mio padre, mia madre, mio fratello e mia sorella hanno subito una rapina brutta, che vorresti non capitasse mai nella vita. Qualcuno dice ‘ma voi avete la villa, per quello entrano a casa vostra’. Non è una condanna aver guadagnato soldi onestamente. Mi devo sentire libero e sicuro nel paese dove vivo“, ha spiegato il figlio di Roby sui social.

Francesco Facchinetti ha parlato dalla Svizzera, Stato in cui attualmente vive, ma non mancano i messaggi per la politica nazionale, specialmente sul fronte della sicurezza. “Chi può come ho fatto io va ad abitare da un’altra parte. Chi si chiede perché siamo andati a vivere in Svizzera è perché non voglio crescere i miei figli in un Paese dove non possono essere liberi. Dove non possono uscire di casa, dove ho paura a farli giocare al parchetto e di lasciare mia moglie a casa da sola. Non voglio più questo, allucinante“, ha spiegato con grande rabbia il dj italiano.
Un momento certamente difficile quello che ha colpito la famiglia di Facchinetti. L’attacco alla politica nazionale è lampante e punta il dito contro chi non avrebbe dato un giusto approccio sul fronte della sicurezza. “Voi incapaci avete reso il paese più bello del mondo un paese insicuro dove c’è da avere paura“, commenta Francesco Facchinetti.
Non è l’unico precedente
Non si tratta del primo episodio visto che nel 2017 lo stesso Dj Francesco aveva raccontato di un tentativo di furto, in quel caso fallito, grazie all’intervento del genero, cintura nera di Krav Maga, che riuscì ad allontanare il malintenzionato. Il commento di Francesco Facchinetti, della serie “sto andando a comprarmi un arsenale, se qualcuno entra in casa mia con i miei figli non esce vivo“, non fece altro che aumentare le polemiche.
Le parole di Roby Fachinetti
Prima del figlio Francesco ha infatti parlato il diretto protagonista della rapina subita. Roby Facchinetti ha deciso di parlare sui social del triste evento subito mentre si trovava in casa. Prima la notizia circolata sugli organi d’informazione, a seguire dopo diversi giorni la conferma ufficiale.

“Sono stati 35 minuti terribili, i più brutti della nostra vita. Voglio però tranquillizzarvi. Stiamo tutti bene. Non posso rivelare altro, atteso che sono in corso le indagini, ma vi ringrazio per la vicinanza che mi state dimostrando. Un abbraccio“, ha scritto Roby Facchinetti sui social dopo aver ricevuto tantissimi messaggi di sostegno e solidarietà.