Omicidio Thomas Bricca, ipotesi vendetta per un’altra sparatoria | Cosa è successo

A distanza di due settimane dall’omicidio di Thomas Bricca un’altra sparatoria è avvenuta. Il nuovo agguato si è consumato a Morena, periferia sud di Roma sabato scorso. Si parla di vendetta. Cosa è accaduto

Tre colpi esplosi, tre bossoli trovati in strada dagli investigatori. Questa volta scenario della sparatoria è la periferia sud della Capitale: Morena. Questa volta l’ipotesi investigativa parla di “vendetta”.

Thomas Bricca
Omicidio Thomas Bricca, un secondo agguato nella Capitale, (ansa) – qnm.it

I killer non volevano uccidere come è avvenuto con il 18enne due settimane fa ad Alatri, ma solo “avvertire” le vittime. Colpite alle gambe con una pistola, i due malcapitati, entrambi pregiudicati, dopo l’agguato non hanno detto nulla di utile alle indagini: “Ci volevano rapinare”, le loro uniche parole. Ma a questa scarna versione dei fatti, gli investigatori credono poco.

Ma cosa hanno in comune la sparatoria di Morena con quella avvenuta ad Alatri nel frosinate dove a perdere la vita per uno scambio di persona è stato Thomas Bricca? Le indagini in corso non escludono che i due agguati siano collegati. Non solo, c’è chi tra gli investigatori, avanza anche una nuova ipotesi, ovvero che tra uno dei due uomini gambizzati a Morena si trovasse ad Alatri la sera stessa dell’omicidio del giovane Thomas.

Dopo l’omicidio di Thomas Bricca, un secondo agguato: che legame c’è tra i due episodi

Lo scorso sabato sera a Morena, periferia romana, un secondo agguato è andato in scena. Questa volta le vittime sono due, gambizzati, si pensa per vendetta. Una delle due vittime si chiama Simone Daranghi ha 21 anni ed è nato a Frosinone. Giovane ma già con precedenti per spaccio di droga nel frusinate.

Omicidio Thomas Bricca
Omicidio Thomas Bricca, secondo agguato, che legame c’è tra i due episodi (Ansa) qnm.it

Inoltre, come riporta il Messaggero, Daranghi è anche amico di uno dei due fratelli che, dopo la morte del 18enne ad Alatri si sono recati dai carabinieri per confessare: “Sappiamo che ci state cercando ma noi non c’entriamo nulla con l’omicidio”. I due agguati, dunque, hanno un filo in comune e gli investigatori lo sanno.

Nel 2019 il nome del 21enne uscì fuori in un’operazione portata avanti dai Carabinieri e dalla Finanza sullo spaccio di stupefacenti che si svolgeva in diverse cittadine della ciociaria. All’epoca dei fatti Simone Daranghi era solo un 18enne ma già conosciuto dalle forze dell’ordine per il suo trascorso nello spaccio e con una famiglia difficile alle spalle. Una delle piazze dedite allo spaccio gestite dal 21enne era proprio Alatri dove Bricca è stato ucciso. Era lui il vero obiettivo degli assassini quel sabato sera?

I due gambizzati e il delitto di Bricca: qual è il nesso

Daranghi la sera del delitto di Bricca si trovava in compagnia del 27enne Alex Corelli, figlio di Roberto Corelli, conosciuto nella mala romana come “Il Capitano”. Prima di lasciare lo spaccio al figlio Alex, era lui che gestiva parte della droga a Morena. Inoltre, padre e figlio, nel 2011 uscirono (puliti) da un delitto avvenuto sempre nella periferia a sud di Roma dove ad essere ammazzato il 23 agosto con un colpo di pistola diritto al cuore è il 18enne Edoardo Sforna. Per questo ultimo delitto nessuno ha mai pagato.

Omicidio Thomas Bricca
Omicidio Thomas Bricca, il secondo agguato a Morena e il nesso tra i due. (Ansa) qnm.it

Cosa c’entra tutto questo con l’agguato a Morena? Ebbene, le due vittime gambizzate sono loro: Alex Corelli e Simone Daranghi. L’attività investigativa prosegue senza sosta per cercare di capire la posizione del 21enne Daranghi ed escludere o affermare, un eventuale collegamento con Alatri. Al momento sono tutte ipotesi da vagliare, ma i dubbi rimangono e presto verranno sciolti.

Ancora sull’ultimo agguato si sa poco. Quello che appare certo è che è stato compiuto in modo pulito. Chi ha sparato i tre colpi non voleva uccidere e non l’ha fatto. Non tanto per i danni alla vittima quanto per non far intervenire la polizia sulla piazza dello spaccio. Insomma, lucidità e controllo partoriti da una mente da adulto, non di certo da una baby gang impulsiva.