Per l’omicidio di Michael Lee avvenuto vicino la stazione Valle Aurelia di Roma domenica sera è stato fermato il presunto assassino. L’uomo non era solo. A che punto sono le indagini
Il presunto assassino che domenica scorsa ha ucciso con una coltellata Michael Lee Pon, un uomo di origini filippine, vicino la stazione Valle Aurelia di Roma a seguito di una rissa è stato fermato.

E’ accusato di omicidio volontario e in base a quanto si conosce si tratterebbe di un connazionale di 43 anni. L’arresto è stato disposto dalla Procura di Roma che coordina le indagini affidate alla Polizia.
Dalla sera dell’assassinio, il presunto killer si era dato alla fuga. Ricercato in tutta la Capitale, l’uomo si è presentato nella caserma dei carabinieri di Tor Vergata nella tarda serata di ieri. In compagnia del 43enne anche il figlio minore di 16 anni.
Omicidio Michael Lee, la dinamica del delitto
La lite era passata da verbale a fisica in pochi minuti. Secondo la dinamica dei fatti, domenica 19 febbraio, nelle vicinanze della stazione dei treni Valle Aurelia (Roma) a partecipare alla rissa inizialmente era un gruppo di persone di origini filippine che dopo qualche frase si sono allontanati. A continuare l’accesa discussione rimane Michael Lee Pon che, dopo qualche grida e schiaffo con il presunto killer, quest’ultimo estrae un coltello a serramanico e colpisce all’addome il 50enne.

Ad assistere alla scena diversi passanti che, prontamente allertano i soccorsi. All’arrivo dell’ambulanza, per il filippino 50enne non c’è stato niente da fare. Morto in una pozza di sangue appena 15 minuti dopo essere stato raggiunto dal fendente. Scatta subito la caccia all’uomo e le indagini della Squadra Mobile seguono le indicazioni di quanti hanno assistito al delitto.
Da subito gli investigatori hanno seguito la pista legata alle conoscenze della vittima. Anche se ancora sono in corso gli accertamenti per stabilire l’esatta dinamica dei fatti e se in quel preciso momento l’aggressore era da solo o con lui ci fosse un complice, le ricerche sono andate avanti serrate. Resta da chiarire il movente dell’omicidio ma, nel frattempo, un uomo, ritenuto il responsabile materiale del delitto si è costituito.
Il presunto killer si è costituito. Con lui anche il figlio 16enne
Ieri sera il 43enne connazionale della vittima si è costituito con il figlio 16enne nella stazione carabinieri di Roma Tor Vegata. Poco dopo l’arrivo in caserma del presunto assassino, l’uomo è stato sottoposto dal pubblico ministero all’arresto con l’accusa di omicidio volontario in concorso.

Mentre, il figlio, ancora minorenne, resta indagato per lo stesso reato. Al momento i poliziotti continuano le indagini per capire se la sera della lite, insieme al presunto killer, ci fossero anche altre persone invischiate.
Dopo il delitto la Procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio affidando le indagini agli agenti della Squadra Mobile impegnati nella ricostruzione degli avvenimenti di quanto successo alla stazione della metropolitana di Valle Aurelia, zona nord-ovest di Roma. La vittima sarebbe stata aggredita in strada da 5 persone. Non si esclude siano tutti di origini filippine poiché la zona dove è avvenuta l’aggressione è uno dei luoghi di ritrovo della comunità filippina nella Capitale.