Le indagini sulla morte di Alessandro Gozzoli potrebbero essere ad una svolta: spunta l’ipotesi di una messa in scena con una finta rapina. L’assassino avrebbe inscenato un piano.
La svolta sul caso di Alessandro Gozzoli, 41enne trovato morto lo scorso 10 marzo nel suo appartamento, potrebbe arrivare a breve. Da un lato si attende l’esito dell’autopsia, dall’altro analisi sulle immagini delle telecamere posizionate non molto distante dalla palazzina.

Adesso emerge l’ipotesi di una messinscena, ad opera presumibilmente dell’assassino, riguardante una rapina terminata in tragedia. Ci sono da analizzare anche i tabulati telefonici che potrebbero chiarire più di qualche dubbio.
Il caso
Alessandro Gozzoli è un uomo di 41 anni trovato senza vita in un appartamento di Casinalbo di Formigine, in provincia di Modena. L’uomo è stato scoperto con mani e piedi legati al letto, abitazione invece letteralmente a soqquadro. Vestiti lasciati ovunque e cassetti aperti. Nonostante questi indizi, però, non ci sarebbero stati indizi che facessero pensare ad una possibile rapina, in primis vista l’assenza di qualsiasi tipo di segno d’effrazione.
L’obiettivo è quello di accertare cosa sia accaduto al 41enne trovato morto nel Modenese lo scorso 10 marzo. A distanza di giorni dall’omicidio sarebbero emersi nuovi elementi, in primis il ritrovamento della vettura della vittima, sparita improvvisamente dal garage di Gozzoli. A riportare la notizia è Il Resto del Carlino.

In questo caso ci sarebbero anche le immagini di una palazzina vicina che avrebbero ripreso un uomo mentre si allontanava intorno alle due di notte. Ma i dubbi sono ancora tanti, in primis chi avrebbe potuto uccidere Gozzoli e soprattutto per quali motivi. Nel frattempo non resta che attendere l’autopsia, così da accertare causa del decesso. Sulla dinamica dell’omicidio che sembrerebbe essere preterintenzionale o di natura colposa.
Di fatto, quindi, non ci sarebbe stata premeditazione, ma tutto potrebbe cambiare nel corso dell’attività investigativa. L’ipotesi di una rapina, inscenata per sviare le indagini, sarebbe stata presa compiuta con il successivo furto dell’auto, nonché la casa messa in disordine per far credere tutt’altro.
Al momento il campo delle ipotesi è ampio, le indagini non si fermano e puntano ad accertare cosa sia accaduto ad Alessandro Gozzoli. Intanto sul corpo del 41enne non sarebbero emerse ferite, ma toccherà attendere ancora un po’ per scoprire ulteriori dettagli.
L’ipotesi
Sul caso vige il massimo riserbo, ma le indagini non avrebbero escluso anche un gioco erotico terminato nel peggiore dei modi. Questa ipotesi sarebbe un’altra chiave analizzata dagli investigatori per fare luce sul caso della morte di Alessandro Gozzoli.
Diversi gli elementi ancora da vagliare e situazione ancora intricata. Inevitabile e decisive saranno l’esito dell’autopsia e cosa emergerà dalle immagini immortalate da una telecamera presenze in zona.

L’ipotesi di una morte involontaria, probabilmente causata dal un gioco a sfondo sessuale terminata nel peggiore dei modi, non sarebbero di certo elemento di secondo ordine, anzi. Sta di fatto che nessuno avrebbe allertato i soccorsi, facendo portiere Alessandro sul letto.
L’uomo è stato scoperto senza vita, coperto da un lenzuolo: aveva soltanto indumenti intimi. I carabinieri analizzano intanto gli ultimi contatti, trovati sul telefono della vittima, nonché l’idea di una persona conosciuta in una chat di incontri.
Nel frattempo la Procura di Modena ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di reato di omicidio volontario. Sul caso è intervenuto anche Rita Nanetti, avvocato incaricato dalla famiglia della vittima, che ha parlato del difficile momento vissuto da tutti quelli che lo conoscevano. “La famiglia di Alessandro si è chiusa nel dolore e attende che le indagini facciano il loro corso“, ribadisce l’avvocato parlando con i cronisti.