Julia Ituma: il messaggio alla squadra prima di morire “Arrivederci”. La madre non crede al suicidio

La morte della giovane pallavolista Julia Ituma è avvolta nel mistero. La madre non crede al suicidio della figlia. Si indaga su quell’ultima telefonata fatta ad un ragazzo e spunta l’ultimo messaggio inviato dalla 18enne prima di morire

Dopo la tragica notizia della morte di Julia Ituma avvenuta in Turchia, la madre Elizabeth è atterrata nella serata di ieri a Istanbul. La donna accompagnata dalla sorella, ha raggiunto l’hotel dove alloggiava la figlia e la squadra di volley Igor Novara. Ad accogliere il suo arrivo c’erano la console italiana, il direttore sportivo e il medico sociale, rimasti nella città turca.

Julia Ituma
Julia Ituma: l’ultimo messaggio prima di morire: “Arrivederci” (ansa) qnm.it

Come previsto dagli inquirenti che seguono il caso, nel frattempo la salma della 18enne Ituma è stata trasferita presso l’Istituto di medicina legale turco per determinare l’esatta causa del decesso e i familiari saranno accompagnati proprio oggi presso la struttura. A seguito degli esiti autoptici, si potrà valutare l’organizzazione per il rimpatrio in Italia del corpo di Julia Ituma.

Nel frattempo il giornale turco Hurriyet riporta l’ultimo messaggio che Ituma avrebbe inviato la sera prima di morire nella chat WhatsApp della squadra: “Arrivederci”. La 18enne avrebbe detto prima ai suoi compagni di squadra e all’allenatore di non stare bene.

Morte Julia Ituma, la madre non crede al suicidio

Può una ragazzina di 18 anni togliersi la vita proprio nel momento in cui la vita gli sta donando tutto quello che ha sempre sognato e lottato di avere? Julia Ituma era sulla buona strada per diventare la prossima Paola Egonu. Prestanza fisica eccellente, eleganza, potenza. Tutte qualità che la pallavolista 18enne aveva, così come, prima di lei aveva Egonu.

Julia Ituma
Julia Ituma, il messaggio alla squadra prima di morire: “Arrivederci” (ansa) qnm.it

E a dire questo  erano tutti quelli che conoscevano Titu: “dopo la Egonu ci sarà Ituma”.  Poi, si sa che alcune corone da regina in testa pesano. Difficili da reggere, ma come ha dichiarato la madre Elizabeth a La Repubblica: “era così forte, la mia ragazza, che non posso credere che si sia voluta buttare da una finestra. E poi qualcuno mi ha detto che era un balcone, insomma io voglio vedere con i miei occhi, i documenti, il posto. E Julia”.

Così, nella tarda serata di ieri la mamma di Julia è arrivata davanti quella camera d’albergo: la 606 del Volley Hotel. La donna ha varcato la soglia di quella stanza e si è avvicinata a quella finestra dove tutti dicono si sia lanciata la figlia. Guardando in basso ha  immaginato la caduta della sua amata Julia, dal sesto piano fino a terra. Il suo incubo, rivela Elizabeth, è iniziato l’altra mattina dopo che un inserviente passando davanti la stanza di Ituma ha notato le scarpe fuori la porta: “Non riesco a realizzare questa cosa”.  Ma la polizia di Istanbul, vagliando le immagini di una telecamera di videosorveglianza dell’albergo, ha confermato che la ragazza è caduta dall’alto.

Il giallo dell’ultima telefonata

Sequestrato dalla polizia turca il cellulare della giovane Julia. Si vuole indagare con chi la pallavolista stesse parlando appena prima di commettere l’insano gesto. Oggi la Repubblica scrive che Julia Ituma al telefono parlava con un amico e compagno di scuola del liceo che frequentava a Novara.

Julia Ituma
Julia Ituma, il messaggio alla squadra prima di morire (ansa) qnm.it

Sempre secondo quanto riporta il quotidiano, sembrerebbe che i due avessero litigato al telefono. Lo stesso ragazzo avrebbe poi messaggiato a Lucia Varela, compagna di squadra di Ituma nonché di stanza a Istanbul, per riferirle cosa era successo e per sapere se Julia fosse tranquilla. Poi Varela si mette a dormire e per la 18enne arriva la morte. Ma mamma Elizabeth non ci crede: “La sua compagna non ha sentito niente?”

Lucia Varela secondo quanto riferito dai media turchi, avrebbe raccontato alla polizia di non essersi accorta di nulla. Non è ancora chiaro perché la compagna di stanza, dopo aver parlato con Julia, si fosse addormentata e avrebbe lasciato che la sua compagna lasciasse la camera. Intanto a Istanbul sono rimasti Enrico Marchioni, direttore sportivo e un medico della società, pronti a supportare la madre della giovane campionessa del volley e a scoprire la verità sulla morte.