Gli sbarchi di migranti continuano senza sosta in Italia e l’emergenza si fa sempre più preoccupante: problemi con le richieste di soccorso e altre vittime in Tunisia. La situazione a Lampedusa è insostenibile visto l’ingente numero di arrivi.
I trafficanti di migranti approfittano delle giornate di sole per aumentare i viaggi e dare vita ad un business dai proventi importanti. Rischi enormi e grandi difficoltà in mare per diverse imbarcazioni che hanno dovuto segnalare richieste di soccorso.

I soccorsi in mare procedono senza alcuna sosta e le condizioni meteo in miglioramento non fanno altro che aumentare il numero dei viaggi. Imbarcazioni di ogni genere, colme di persone, costrette a pagare una ingente somma per un viaggio dal destino tutt’altro che certo, anzi.
Nuova tragedia in mare
Un nuovo naufragio al largo della Tunisia ha provocato almeno 19 vittime. Una imbarcazione che stava tentando di attraversare il Mediterraneo direzione Italia è invece naufragata. Il funzionario della Ong Forum per i diritti sociali ed economici ha parlato del salvataggio di cinque persone a largo della costa di Mahdia. I migranti si trovavano a bordo dell’imbarcazione partita dalla spiaggia di Sfax.
Salvate una decina di persone, salvate da un peschereccio tunisino che era in zona, successivamente scortato verso il porto di Lampedusa. Ore drammatiche e vittime del mare che continuano. Un’altra imbarcazione, con 34 persone provenienti da Paesi dell’Africa sub-sahariana, è tutt’ora disperse: si parla di una barca affondata in mare aperto senza alcuna possibilità di soccorsi immediati.

Intanto la Guardia Costiera tunisina ha annunciato di aver bloccato 80 imbarcazioni negli ultimi quattro giorni: sarebbero oltre 3mila le persone arrestate, quasi tutte provenienti da Stati dell’Africa sub-sahariana. A confermare la notizia è l’agenzia Reuters. Nel frattempo Alarm Phone ha segnalato un’altra imbarcazione con oltre 80 persone a largo della Libia, ma gli attivisti di Sos Mediterranée sarebbero stati minacciati dalle autorità libiche che avrebbero esploso colpi di arma da fuoco in aria.
Il numero degli arrivi
L’arrivo della primavera ha portato in Europa un aumento dei viaggi della speranza. Migliaia di persone in mare, con decine di barconi, gommoni o altre imbarcazioni, gli sbarchi non si fermano, anzi. La stragrande maggioranza dei mezzi arrivano da Sfax (Tunisia). Proprio gli sbarchi dipendono in gran parte da tensioni politiche e dalla crisi economica, ma con un dato dal quale partire: Tunisi è soltanto luogo di transito.
I profughi in cerca di un futuro migliore arrivano infatti da altri Paesi come Burkina Faso, Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Guinea, Marocco, Sierra Leone, Siria e in parte anche dalla Tunisia. Circa 3mila i dinari tunisini pagati per effettuare la traversata, spesso e volentieri con conseguenze drammatiche per molti, vedi la tragedia di Cutro che fa registrare 90 vittime.

Sui numeri in Italia, invece, negli ultimi giorni sono arrivati circa 2.500 migranti fra Sicilia e Calabria. In arrivo 190 migranti a Bari, 294 da poco arrivati grazie al supporto della nave Ong Louise Michel, imbarcazione finanziata da Bansky. Sono difficili e drammatiche le situazione dell’hotspot di Lampedusa che si trova in contrada Imbriacola.
In 24 ore registrati 2.250 ingressi per un totale di poco meno di 400 posti. In pochissimo tempo oltre 50 sbarchi e una situazione diventata praticamente ingestibile, non senza conseguenze per l’enorme affluenza registrata durante le ultime ore.
Intanto anche Matteo Piantedosi, attuale ministro dell’Interno, ha parlato di un approccio differente sulla questione migranti. Registrate delle novità dopo il Consiglio europeo, ma la strada è ancora lunga e tortuosa. “Il cambio di passo è merito soprattutto di Giorgia Meloni. L’Europa deve fare qualche passo in più verso l’inevitabile egoismo dei movimenti secondari secondo la regola di Dublino. L’unico modo per limitarli è bloccare gli sbarchi“, ha ribadito il responsabile del Viminale.