Donald Trump, i guai del Tycoon fra assalto Capitol Hill e scandalo Stormy Daniels

Donald Trump è diventato il primo ex presidente degli USA a rischiare un processo penale: dai disordini di Washington agli scandali sessuali. La storia del Tycoon e i nuovi rischi. 

Trump si prepara alla candidatura per le primarie dei Repubblicani (Nikky Haley l’avversaria), così da poter competere contro i democratici in vista della prossima tornata elettorale. Il cammino del Tycoon, specialmente negli ultimi anni, è stato costellato da tantissimi problemi, scandali e inevitabili polemiche.

Trump Stati Uniti
Donald Trump e i problemi dopo la vicenda di Capitol Hill (ANSA)

Donald Trump ha deciso di ripartire e di farlo a suo modo, ma con qualche accortezza anche sul fronte dei social. L’obiettivo è infatti quello di privilegiare la sua piattaforma Truth Social, potendo però contare sugli altri account ritornati in auge dopo anni di stop forzato e certamente più corposi in termini di consensi numerici.

L’assalto a Capitol Hill

Sono passati oltre due anni anni dall’assalto a Capitol Hill, avvenuto il 6 gennaio 2021, costato la vita a cinque persone, 52 le persone arrestate e 13 quelle ferite. Quanto avvenuto nel Palazzo del Campidoglio, in vista della proclamazione di Joe Biden come quarantaseiesimo presidente degli Stati Uniti, fu l’emblema della manifestazioneSave America March“, in segno di protesta contro il presidente vincitore delle elezioni.

La sede del Congresso americano divenne teatro di scontri, un vero e proprio assalto, con tanto di occupazione e immagini che fecero il giro del mondo. Ancora da chiarire se si trattò di una manifestazione terminata in tragedia o di una insurrezione ben congegnata.

Capitol Hill
Un momento degli assalti avvenuti a Capitol Hill nel 2021 (Immagine Twitter)

L’intervento della Guardia Nazionale, insieme alle forze dell’ordine, portò al nuovo controllo e allo sgombero degli occupanti. A distanza di 14 ore dalla ratifica dei risultati delle elezioni americane, infatti, Trump pubblicò un video sui social. In quella circostanza Trump condannò l’assalto, annunciando la vittoria di Biden, ma ribadendo le accuse di brogli elettorali. Ma durante le ore precedenti, invece, paura e tensioni la fecero da padrona, segnando anche un momento di crisi nella leadership.

Bloccati i social

Sempre nel 2021, in seguito al video pubblicato dal presidente uscente (invito ai sostenitori di tornare a casa), i social Facebook, Instagram, Twitter e YouTube furono bloccati. Ad intervenire ci penso direttamente Mark Zuckerberg, proprietario dei social, spiegando che i suoi post sarebbero stati “creati per fomentare episodi di violenza“.

L’ultima vicenda con la pornostar

Donald Trump è il primo ex presidente degli Stati Uniti ad essere sottoposto ad un processo penale. Si tratta di una vicenda storica che nel Paese ha riscosso grandi polemiche, così come nel resto del mondo. Il caso parla di un presunto pagamento, pari a 130mila dollari, ricevuti dall’attrice porno Stormy Daniels. Mediante l’avvocato Michael Cohen, infatti, Trump avrebbe convinto la donna a non divulgare la notizia circa un rapporto sessuale avuto presumibilmente con il Tycoon circa dieci anni prima.

Intanto la Procura di Manhattan ha ribadito che il pagamento non sarebbe stato rendicontato, cosa che invece non sarebbe avvenuta. Di fatto non si sarebbero rispettate le norme sulle spese dei candidati politici. Proprio questo presunto pagamento sarebbe avvenuto verso il termine della campagna elettorale, in vista delle elezioni presidenziali avvenute nel 2016.

Stormy Daniels
Stormy Daniels è la pornostar al centro della cronaca internazionale (ANSA)

Il documento sull’obbligo di segretezza non sarebbe un elemento illegale negli USA, ma secondo la procura il pagamento a Cohen, tale da restituire la cifra data alla pornostar, sarebbe stato indicato come una consulenza legale per la campagna elettorale, cosa invece mai accodata. In questo caso, quindi, si tratterebbe di un utilizzo illecito relativo ai fondi della campagna. Lo stesso Cohen nel 2018 si dichiarò colpevole, dichiarando di effettuare pagamenti “per influenzare principalmente le elezioni“.

Lo stesso Trump è stato incriminato lo scorso giovedì, ma al momento non si sa quali siano le precise accuse rivolte all’ex presidente degli Stati Uniti. Diverse le ipotesi sul caso. Da un lato l’accusa per non aver rendicontato il pagamento, al fine di nasconderlo, dall’altro aver deciso appositamente di nascondere tutto. Intanto Trump ha spiegato di volersi candidare alle primarie dei Repubblicani in vista delle elezioni in programma nel 2024.