Problemi difficili da risolvere in casa Acea con le inevitabili dimissioni del presidente Michaela Castelli. Cosa sta accadendo e quali sono i motivi.
Avrebbe dovuto concludere il proprio incarico da presidente il prossimo mese di maggio, ma ha scelto di rassegnare le dimissioni prima del previsto. La protagonista è Michaela Castelli, ormai ex presidente di Acea, dopo numerosi attacchi ricevuti dopo le denunce a mezzo stampa. Accuse ben precise, rivolte all’amministratore delegato Fabrizio Palermo.

Le denunce delle operatrici di sicurezza, in merito ai presunti maltrattamenti subiti, rappresentano uno scandalo che pesa come un vero e proprio macigno per l’Acea. Inevitabili le dimissioni di Michaela Castelli, in qualità di presidente dell’Azienda Comunale Energia e Ambiente, dopo quanto emerso sui quotidiani.
Presidente Acea si dimette
Le tante accuse rivolte all’ad Palermo, giunte dalle lavoratrici di Acea e di Cdp (Cassa depositi e prestiti) hanno alzato un polverone sulla vicenda. Il loro racconto è arrivato dalle colonne del quotidiano la Repubblica che ha raccolto diverse testimonianze di ciò che sarebbe accaduto in aziende.
Le lavoratrici hanno parlato di un clima difficile in azienda fra presunti maltrattamenti e discriminazioni, nonché presente, un ambiente non di certo ottimale. Proprio queste accuse sono state sempre respinte dall’amministratore delegato che ha negato tali affermazioni di chi lavora presso i due enti. La stessa Castelli sarebbe stata messa al corrente della situazione, così come ribadito da la Repubblica, mediante una lettera anonima.

Accuse di “razzismo maschilista” e di comportamenti vessatori dello stesso ad Palermo nei confronti di chi si occupa della sicurezza, presumibilmente chiamate “serve“, così come raccontato dalle donne che hanno denunciato la vicenda. Si parla di regole, della serie “alzarsi in piedi al passaggio di Palermo“, passando per altre mansioni non previste dal loro contratto (chiamate per portare o preparare cibo e/o bevande).
Il Comitato etico dell’Acea ha intanto parlato di accuse infondate, alcuni ipotizzano che possa esserci dietro un attacco di natura politica contro Roberto Gualtieri. L’attuale sindaco di Roma è proprio colui il quale ha nominato l’ad Palermo. Tutto questo arriva a pochi giorni dalla gara per realizzare il termovalorizzatore.
La nota dell’ex presidente
Proprio Acea ha comunicato le dimissioni con effetto immediato di Michaela Castelli dalla carica di consigliere e presidente del Consiglio di amministrazione. Emergono a tal riguardo anche le motivazioni ribadite dall’ex presidente di Acea.

“Si tratta di una decisione, di natura strettamente personale, la cui maturazione ha preso avvio negli ultimi giorni dell’anno appena conclusosi. Si è via via consolidata nel contesto dei nuovi assetti di governance indicati dal socio di controllo. L’accelerazione verso nuovi progetti strategici dell’azienda mi ha portato a ritenere giunto il momento di lasciare spazio a nuove figure volte a proseguire, nell’ambito di tali nuovi assetti, i compiti attribuiti al Presidente di Acea“, si legge nella nota ufficiale.
Le operatrici protestano
Le operatrici di sicurezza hanno intanto dichiarato che non sarebbero delle “cameriere alle dipendenze di qualcuno” (non c’è alcuna voce sul loro contratto di tale genere), da qui le proteste. Proprio su la Repubblica hanno infatti raccontato che non avrebbe ricevuto alcuna chiamata per testimoniare, pur parlando di “accuse vere“.
I racconti delle donne avrebbero mostrato alcune presunte “fissazioni“, denunciate. Si va dal “camminare in punta di piedi perché all’ad dà fastidio il rumore dei tacchi” passando per la preparazione del tè esclusivamente con il bollitore, senza dimenticare “le penne con il logo di Acea, tutte nella stesa direzione“.
Le accuse vanno oltre poiché le hostess non avrebbero potuto mangiare presso le loro postazioni, “costrette a pranzare in bagno“, a differenza invece degli altri dipendenti, così come riportato da la Repubblica. Alcune sarebbero state allontanate dall’ottavo piano, proprio quello dove ci sarebbero gli uffici dell’amministratore delegato di Azienda Comunale Energia e Ambiente che ha sede a Roma.