Sono stabili, ma gravi, le condizioni di Silvio Berlusconi al suo terzo giorno di ricovero al San Raffaele
Un quadro clinico sostanzialmente stazionario, con qualche segnale di cauto ottimismo testimoniato dal bollettino medico ma anche dalle parole di chi lo ha incontrato.

La crisi di mercoledì sembra essere alle spalle: ma le condizioni generali di Silvio Berlusconi, 86 anni, dopo il terzo giorno di ricovero al San Raffaele, restano molto serie.
Silvio Berlusconi, la famiglia al completo
È stata una vera e propria riunione di famiglia quella intorno al cavaliere. A uno a uno sono arrivati la nuova compagna, Marta Fascina, il fratello Paolo e i cinque figli arrivati a uno a uno al San Raffaele e a lungo a tenergli compagnia nella stanza riservata al senatore al piano interrato della terapia intensiva cardio-toracico-vascolare.
Fuori dall’ospedale un capannello di giornalisti che attendono che qualcuno parli e che confermi le sue condizioni di salute. Silenziosamente gli ultimi a lasciare il padiglione dell’ospedale sono Pier Silvio e Marina, i due fratelli più grandi nati dal primo matrimonio, e Barbara, la prima dei tre figli nati dal secondo matrimonio con Veronica Lario. Nessun commento da parte loro. Solo Luigi, sorridente, lascia il San Raffaele poco prima dei fratelli sorridendo e alzando il pollice a chi gli chiedeva come stesse il padre.

Tante visite, tantissimi messaggi
Al cavaliere sono arrivate messaggi, fiori, lettere, alcune delle quali recapitate personalmente e a mano. Berlusconi nel pomeriggio ha incontrato anche Fedele Confalonieri, da sempre uno dei suoi collaboratori più stretti e vicini: “Diciamo che sta meglio di prima, l’ho trovato che stava riposando, ci siamo scambiati una battuta”. Confalonieri è stato uno dei pochi a fermarsi dai giornalisti per raccontare delle condizioni dell’ex presidente del consiglio.
Il bollettino medico diffuso ieri parla di una infezione polmonare aggravata da una condizione ematologica cronica a causa della leucemia mielomonocitica di cui soffre da tempo. La priorità sarà quella di curare l’infezione per poi proseguire le terapie che fronteggiano la leucemia. Berlusconi per ora resta in terapia intensiva.