Una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Catania e dintorni: le testimonianze della popolazione dopo il sisma.
Un violento terremoto di magnitudo 4.4 è stato avvertito a Catania poco dopo le ore 14 di giovedì 21 aprile 2023. Le stime dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia avevano parlato in precedenza di una stima compresa fra 4.4 e 4.9.

Persone in strada dopo la prima scossa avvertita in maniera forte anche in altre zone della Sicilia. Anche a Messina e Ragusa la scossa è stata percepita dalla popolazione. Sui social non mancano le testimonianze dirette o indirette di quanto avvenuto.
Cosa è accaduto
L’Ingv di Catania ha parlato di terremoto di magnitudo 4.4 registrato alle ore 14.06. L’epicentro è stato localizzato in mare, a circa 5 chilometri dalle città di Aci Castello, 8 da Valverde e San Gregorio di Catania, 9 da Aci Catena e Acireale. L’ipocentro è stato intercettato ad una profondità di 17 chilometri. Scossa inevitabilmente avvertita nel capoluogo di provincia che si trova a circa 10 chilometri a sud-ovest rispetto all’epicentro.
Gli esperti hanno spiegato che la scossa sarebbe stata avvertita in particolare nelle zone da Acireale a Caltagirone. Fonti dell’Ingv hanno ribadito che per la profondità del terremoto “stupirebbe la possibilità di danni”, cosa al momento non segnalato dagli esperti che hanno subito avviato tutti i controlli del caso.
Evento sismico del 21 aprile 2023, ML 4.4, in provincia di Catania https://t.co/Z4XIhCNurO
— INGVterremoti (@INGVterremoti) April 21, 2023
Questo terremoto registrato in Sicilia è stato avvertito in diverse zone della Sicilia sud-orientale. Si evidenziano segnalazioni, nello specifico in merito alla percezione del sisma, nelle province di Catania, Enna, Ragusa e Siracusa.
Tantissime persone sono scese in strada, palazzi evacuati per precauzione, così come alcuni centri commerciali della zona industriale della città di Catania. Evacuato in centro anche un liceo scientifico che si trova in un ex monastero: si tratta del “Boggio Lera”. Tantissime le telefonate ai vigili del fuoco, ma non si registrano danni a persone o cose. La notevole profondità, secondo quanto ribadito dagli esperti, ha evitato danni.
Le testimonianze
Sui social network sono tante le testimonianze di persone che hanno avvertito le scosse di terremoto. “Scossa veramente brutta. Ho visto tremare il lampadario, il tavolo e la sedia: non è stato un bel momento“, ha ribadito un utente di nome Pasquale. Dall’altro lato c’è invece Sara che da Catania ha rilanciato la sua testimonianza. “Bella forte, non c’è che dire. Per fortuna nessuna conseguenza, solo tanto spavento“.
Quel momento in cui sei l’unico nella stanza che senti un #terremoto e hai bisogno di cercare su internet e su Twitter per avere conferma 🤔.
Qualcuno che lo ha sentito come me? (Centro Sicilia )
— Marco Mazza (@marcomazzaa) April 21, 2023
Molti cittadini che hanno avvertito la scossa sono scesi in strada, cercando i mettersi al riparo. Si registrano diverse auto in zona piazza Spedini, a Catania, al cui interno vi sono persone che hanno preferito abbandonare, seppur momentaneamente, le proprie abitazioni. Inevitabile la paura per la scossa di terremoto avvertita fino a Caltagirone, per fortuna senza conseguenze.
I precedenti più catastrofici nella zona, spunta la catastrofe del 1693
Per risalire ad un terremoto con condizioni simili a quelle vissute attualmente, così come ribadito dall’Ingv, bisogna risalire al lontano 1818. In quell’anno la magnitudo fu di 6.3, localizzato all’epoca a circa 10 chilometri da nord-ovest. Ma altri terremoti simili si verificarono nella Sicilia sud-orientale, in primis quello del 1693, a circa 50 chilometri a sud-ovest dall’epicentro attuale.
In quella circostanza la magnitudo registrata fu di 7.3. Proprio il sisma del 1693 colpì la Val di Noto e fu indicato come il terremoto più forte e allo stesso tempo distruttivo della storia in Europa.