E’ stato arrestato Emiliano Laurini, l’ex di Martina Mucci alla quale aveva procurato lesioni gravi a seguito di botte e minacce. Oggi una seconda vittima: è la nuova fidanzata
Emiliano Laurini, il buttafuori noto alle cronache italiane per aver mandato in spedizione punitiva un pugile e un minorenne a malmenare la sua ex fidanzata Martina Mucci la notte tra il 20 e il 21 febbraio scorso. A distanza di neanche un paio di mesi, l’uomo ha infierito contro la sua nuova fidanzata ripetendo il medesimo copione.

Anche in questo caso la donna è stata vittima, come Martina, dell’aggressione furibonda dell’uomo. E anche in questo caso come nel precedente, il movente dell’agguato è sempre la morbosa e insana gelosia dell’uomo. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Laurini sarebbe stato intercettato dai carabinieri attraverso delle microspie audio posizionate nella sua automobile.
Quello che si sente è un vero e proprio interrogatorio alla fidanzata. Una forma di tortura non solo fisica ma soprattutto psicologica. Vuole sapere ogni dettaglio della vita sessuale vissuta prima di lui con i suoi ex fidanzati. Le ripete cento volte la stessa domanda, vuole essere messo al corrente di ogni minimo dettaglio: anno, mese delle vecchie relazioni. Se l’ex era alto, bruno, palestrato, brutto o dotato. Pretende spiegazioni circa i loro rapporti intimi e le fa giurare sul suo cane e sulla nonna di dirgli la verità. Ma ogni volta che la risposta non lo soddisfa parte uno schiaffo o una minaccia.
Botte e minacce, vittima la nuova fidanzata di Laurini. Il racconto
Le intercettazioni posizionate sulla Bmw di Laurini partano il 16 aprile scorso. Le microspie registrano tutto questo e gli investigatori ascoltano in diretta: il fracasso delle botte, i lamenti sommessi della povera vittima. Gli inquirenti segnano i minimi particolari che odono. Frasi scioccanti del tipo: “Dopo aver ricevuto un pesante colpo al viso lei parla male, in seguito si capirà che ha le unghie rotte”, oppure, “lei urla in sottofondo, Laurini l’aggredisce di nuovo: “chiudi questo sportello o ti do una tromba nel muso”.

Si sente in sottofondo il sospiro di dolore della ragazza; la voce è spaventata, si percepisce dal fiatone. Poi si sente l’uomo, Emiliano Laurini, darle uno schiaffo e poi: “ti rifaccio la domanda: a 16 anni eri fidanzata o no?”. L’ordinanza di custodia cautelare che ha portato ora in carcere l’aggressore riporta che gli episodi di violenza sono avvenuti “con accanimento insensato e inaccettabile”.
Il 41enne originario di Scandicci è lo stesso uomo che in precedenza aveva assoldato un minore di 16 anni e un pugile dilettante di 21, Kevin Mingoia, per “dare una lezione punitiva” alla sua ex, la 29enne Martina Mucci. In questo primo caso, la spedizione punitiva alla ragazza avvenne a febbraio scorso a Prato quando il pugile e il ragazzino procurarono alla donna, finita in ospedale: una frattura delle ossa nasali, una frattura della corona dentale, la rottura dei denti, una ferita alla radice del naso e lesioni al cuoio capelluto. Queste ultime procurate dal tentativo di rasarle i capelli.
Vittime della gelosia patologica di Emiliano Laurini
La prima vittima di Laurini è l’ex Martina Mucci, colpevole, se così si può dire, di aver lasciato l’uomo e cercato in tutti i modi di sottrarsi al suo controllo fino a chiedere il trasferimento in un altro locale, i due lavoravano insieme. Per il buttafuori tutto questo è diventato un mix letale di rabbia e morbosa gelosia tanto da accantonare il buonsenso e agire con estrema violenza sulla giovane donna.
Un assoluto senso della prevaricazione verso le donne. E in questa trappola è caduta anche l’attuale compagna di Emiliano aggredita brutalmente sulla Bmw dell’uomo circa 15 giorni fa. Lui, la notte dell’aggressione in macchina, ignaro di essere ascoltato dagli agenti, dopo aver lasciato la fidanzata si rimette al volante dell’auto e parla da solo. Si sente il 41enne dire, come riporta il Corriere: “Ieri sera l’ho scassata per bene. Vai tranquillo che ieri sera ho dato abbastanza…capelli strappati, unghie. Mi verrebbe voglia di spaccare i denti anche a lei”.
Dopo l’agguato del 16 aprile nella Bmw, la notte fra il 20 e il 21 aprile scorso la fidanzata di Emiliano Laurini è di nuovo presa di mira ma questa volta finisce in ospedale con fratture scomposte a due costole. E mentre il suo aguzzino la accompagna al pronto soccorso le suggerisce perentorio cosa dire ai medici: “La caduta dalle scale è la stronzata che dice chi ha preso le botte in casa”. Lei sta malissimo, e propone: “Dico che il cane mi ha fatto perdere l’equilibrio e sono andata a sbattere”. Lui continua: “E gli vuoi dire a casa mia? Ma ho 72 mila denunce! Mi vuoi far arrestare?”. Dopo aver ricevuto le cure del caso, i sanitari le chiedono come si sia procurata quelle ferite. Lei inventa la scusa ma per lui ormai è troppo tardi. Poco dopo arrivano i carabinieri e lo arrestano.