Alluvione Emilia-Romagna, i numeri da incubo: 13 morti, 40 mila sfollati, 23 fiumi esondati. “Ora è emergenza frane”

Il bilancio provvisorio dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna è di 13 morti, 40 mila sfollati, 41 comuni colpiti e 23 fiumi esondati. Per il meteorologo Luca Mercalli è “Un disastro annunciato”. Ferrari donerà 1 milione di euro

In 48 ore sono caduti oltre 300 millimetri di pioggia che hanno lasciato 50 mila cittadini ancora senza corrente elettrica. A causa dell’enorme quantità di pioggia precipitata il livello dei fiumi è salito a tal punto da far esondare ben 23 fiumi. Secondo il meteorologo Luca Mercalli, quello che è accaduto in Emilia-Romagna è stato “Un disastro annunciato”.

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Alluvione Emilia-Romagna: il punto (ansa) qnm.it

Mentre per il climatologo Bernardo Gozzini l’allerta sarà per sempre. Ora si punta il dito verso chi aveva il dovere delle manutenzione degli argini e sulle casse d’espansione dei fiumi: su 23 previste attualmente ne funzionano 12. Intanto Forlì rimane ancora senza elettricità e a Ravenna il comune raccomanda di stare ai piani alti e decide di evacuare alcune zone.

Fra Rimini e Bologna, sono ventuno i corsi d’acqua che hanno rotto gli argini o sono esondati. In alcune zone, in pochi minuti il livello dell’acqua è salito raggiungendo anche i primi piani delle case. Delle nove vittime decedute, il corpo di una donna di Ronta di Cesena ha percorso 20 chilometri in poche ore prima di essere rinvenuto sulla spiaggia. Ad oggi, il bilancio provvisorio dei morti, vittime dell’alluvione, sono 13; 10 invece i feriti. Gli sfollati raggiungo quota 40 mila.

Nel frattempo, lo Stato stanzierà 20 milioni di euro che si andranno a sommare ai 10 già previsti. Decima e undicesima vittima sono marito e moglie agricoltori di 73 e 71 anni. Entrambi sono stati scoperti senza vita nell’appartamento di Russi, comune in provincia di Ravenna, travolto dall’acqua a causa proprio dell’alluvione. A lanciare l’allarme era stato il figlio sui social visto che non riusciva a mettersi in contatto con i due.

Alluvione Emilia-Romagna: la resa dei conti e l’allerta rossa

Nel Cesenatico i video girati dai cittadini mostrano i residenti che combattono contro 15 metri di acqua. A Bologna il presidente Stefano Bonaccini ha parlato di “un’emergenza paragonabile a un terremoto”. Per mettere in salvo alcuni residenti sono dovuti intervenire i gommoni della Guardia Costiera. Un’impresa alquanto ardua considerati i continui blackout alle linee elettriche e telefoniche.

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Alluvione Emilia-Romagna, il punto (@facebook) qnm.it

Ma l’allerta rossa per la perturbazione prevista sull’Emilia-Romagna era stata diramata giorni prima. Infatti, in previsione di quanto sarebbe potuto accadere, le aree più a rischio sono state fatte evacuare e migliaia di persone hanno lasciato le abitazioni. Nessuno, però, si sarebbe mai aspettata tanta pioggia. Anche perché la pioggia è arrivata su un terreno già messo a dura prova dall’alluvione di appena due settimane prima.

L’emergenza però non è finita. Anche per domani, venerdì 19 maggio, sarà attiva su tutta l’area l’allerta rossa. Previste anche nuove piene che potrebbero mettere a dura prova argini già altamente danneggiati. Ora si temono possibili frane e smottamenti. In un’intervista a La Stampa il meteorologo Luca Mercalli spiega che dietro l’emergenza ci sono “gli eventi estremi collegati al riscaldamento globale. Sia chiaro: più scaldiamo l’atmosfera terrestre, e più questi fenomeni diventeranno frequenti e intensi”. Il settore agricoltura è drammaticamente segnato ed ora l’allerta non è tanto sulle piogge che cadranno, quanto sulle possibili frane che potrebbero peggiorare un terreno già devastato.

Le parole del ministro Valditara

Giuseppe Valditara, in qualità di ministro dell’Istruzione e del Merito, ha spiegato in una nota cosa proporre nel prossimo Consiglio dei ministri. Chiesta la costituzione di un fondo specifico destinato per gli interventi alle scuole che si trovano nelle aree colpite dall’alluvione.

Bisogna consentire l’agibilità agli studenti. Come Ministero dell’Istruzione e del Merito prenderemo anche altri provvedimenti, in particolare la proroga di adempimenti che scadono in questi giorni, in modo da garantire un sereno compimento delle attività amministrative“, ha ribadito.

Le previsioni per i prossimi cinque anni: “Tra i più caldi di sempre”

Bernardo Gozzini, climatologo, spiega al Quotidiano Nazionale che i prossimi cinque anni saranno i più caldi di sempre. La conseguenza è “un impatto sul ciclo idrogeologico perché una massa d’aria più calda contiene più umidità ed energia. Poi il sistema lo scarica. Ed ecco gli eventi incontrollabili”. Per il climatologo dell’Ibe-Cnr: “bisognerà creare le casse di espansione” –  ovvero creare dei “parcheggi” dove l’acqua può rimanere fuori dal suo corso principale in caso di eventi di grande portata.

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Alluvione Emilia-Romagna, il punto sulla questione. qnm.it

Al momento in Emilia-Romagna di queste casse di espansione, solo 12 ne funzionano su 23 totali. Intanto nella notte nuovi allagamenti si sono verificati in particolare nella zona del Ravennate. La frattura fra Reda e Fossolo ha sovraccaricato il Canale emiliano-romagnolo con l’acqua che ha invaso le campagne.

Il comune di Ravenna ha anche raccomandato ai residenti nella frazione di Villanova di salire ai piani alti a causa dell’innalzamento dei livelli dell’acqua del canale Magni, che sta generando allagamenti nelle aree limitrofe. Intanto il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, comunica che in città manca ancora la corrente elettrica. “Stiamo facendo il massimo ma non dipende tutto da noi. Intere zone della Romagna sono rimaste isolate”. Intanto l’amministrazione comunale di Ravenna ha fatto sapere che sono in arrivo dei pullman nelle frazioni interessate dall’allagamento e quindi è indispensabile limitare al massimo gli spostamenti.