Alfredo Cospito, avvocato impugna decisione Nordio | Le possibili conseguenze

Alfredo Cospito è attualmente ricoverato in ospedale, ma sul caso interviene l’avvocato dell’anarchico: le sue parole accendono agli animi. 

Cospito ha continuato lo sciopero della fame per quattro mesi e adesso avrebbe iniziato ad assumere alcuni integratori, così da cercare di essere lucida in vista della decisione in programma il prossimo 24 febbraio.

Alfredo Cospito
Cospito e la vicenda dell’anarchico al 41bis (ANSA)

L’anarchico si trova al regime di 41bis e il ministro Carlo Nordio non ha alcuna intenzione di modificare quanto deciso. La vicenda è diventata un caso anche di natura politica, da qui la vicenda di Delmastro-Donzelli e delle polemiche con il centrosinistra.

Le condizioni dell’anarchico

Alfredo Cospito e il peggioramento delle sue condizioni di salute sono state oggetto di varie interpretazioni, anche a mezzo stampa, ma gli avvocati hanno fornito una versione dei fatti completamente differente. L’avvocato dell’anarchico ricoverato presso l’ospedale San Paolo di Milano ha parlato di quanto sta accadendo.

Il legale ribadisce le condizioni critiche “che starebbero peggiorando giorno dopo giorno“. Una dichiarazione in netta contrapposizione con quella fornita da fonti carcerarie e sanitarie che, invece, avrebbero parlato di un miglioramento dopo la decisione di assumere gli integratori.

Cospito
Il caso di Alfredo Cospito, cosa sta accadendo (ANSA)

A parlare in prima persona è Flavio Rossi Albertini, avvocato di Cospito, intervenuto durante la trasmissione “L’Italia s’è desta” che va in onda su Radio Cusano Campus. Cospito è una persona che non mangia da quattro mesi, un lungo periodo di sciopero della fame che si protraendo ormai da diverso tempo.

L’attacco al ministro Nordio

Il commento arriva anche dopo quanto deciso da Carlo Nordio, attuale ministro della Giustizia, che ha bocciato quanto deciso dal Guardasigilli del Governo guidato da Giorgia Meloni. Valutazioni in corso dopo il ricovero di Cospito, avvenuto lo scorso sabato, per un nuovo trasferimento dal reparto di medicina penitenziaria del San Paolo al padiglione di assistenza dei detenuti del carcere di Opera.

Non capisco da dove attinga le informazioni il ministro Nordio. Non è vero che Cospito ha ripreso a mangiare, ha provato ad assumere uno yogurt al miele ma l’ha rimesso. Alimentazione forzata? Secondo me e secondo accademici e membri della Consulta non sarebbe possibile, ma mi pare che il governo stia mantenendo aperta questa eventualità“, ha spiegato l’avvocato Albertini.

Carlo Nordio
Carlo Nordio e la vicenda Cospito, qual è la novità (ANSA)

Il legale ha spiegato altri dettagli sul caso di Cospito. Attualmente l’anarchico si trova in ospedale dopo il trasferimento dal carcere di Opera al reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo.

E pensare che ambienti giudiziari, citati dall’agenzia stampa ANSA, hanno parlato ore prima dell’ipotesi di ritorno presso la casa circondariale in provincia di Milano. Un miglioramento lieve, con tanto di valori clinici del detenuto rientrato, che non coinciderebbero con la versione fornita dall’avvocato Albertini.

La posizione della difesa

Le informazioni che vengono diramate con toni rassicuranti, non trovano riscontro. A me sembra una storia estremamente drammatica. Un uomo che da 4 mesi non si nutre più e che è vicino a un punto di non ritorno. Non capisco il ministro Nordio a quale informazioni attinga. Sabato scorso l’hanno ricoverato, per cui così bene non sta“, ha spiegato l’avvocato di Cospito.

Nel frattempo l’avvocato di Cospito ha depositato presso il Tribunale di Sorveglianza di Roma un atto per impugnare il provvedimento indetto da Nordio. Il ministro della Giustizia ha infatti rigettato l’istanza di revoca del 41 bis presentata dal legale Albertini lo scorso mese di gennaio.

Il trasferimento potrebbe avvenire soltanto in presenza di parametri medici ed evidenti segnali, seppur di lieve miglioramento. Da qualche giorno, infatti, Cospito avrebbe ripreso ad assumere integratori e mangiare yogurt, specialmente sotto il consiglio di alcuni medici. I rischi di edema cerebrale e crisi cardiaca lo avrebbero fatto desistere, almeno per il momento.

L’obiettivo resta quello di arrivare lucido per l’udienza fissata il prossimo 24 febbraio. In quella occasione, infatti, la Cassazione dovrà decidere in merito al ricorso contro il carcere duro presentato dalla difesa di Alfredo Cospito.