Spagna-Portogallo 4-2: Furie Rosse in finale di rigore [FOTO]

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AP/LaPresse

E’ la Spagna campione in carica e del mondo la prima finalista di Euro 2012. Pronostici non disattesi dunque, ma la notizia è che le Furie Rosse di Vicente del Bosque hanno dovuto sudare le cosidette sette camicie per avere ragione di un ottimo Portogallo magistralmente disposto in campo da mister Bento. I lusitani sono riusciti a inchiodare i cugini iberici per lunghi tratti, senza mai patire le offensive spagnole o correre grossi rischi. Spagna sì in finale, la terza consecutiva per la Roja, ma senza brillare. Potremmo dire Spagna brutta e vincente, ma alla fine sono sempre i più forti a spuntarla.

120 minuti senza troppi sussulti
La Dombass Arena di Donetsk è stata stasera teatro della lunghissima contesa durata 120 minuti. Nè i tempi regolamentari nè quelli supplementari nonostante i giocatori in campo avessero ancora benzia da spendere, hanno deciso quale nazionale meritasse la finalissima. Lo 0-0 è stato invìolato, il risultato a reti bianche è anche quello più giusto, la Spagna non ha saputo esprimersi ai livelli a cui siamo abituati merito degli avversari che hanno dato vita ad un pressing asfissiante durato tutto il match. Dopo un primo tempo giocato a ritmo sostenuto con Cristiano Ronaldo neutralizzato dalla retroguardia Roja ma sempre pronto a far male, Del Bosque ha deciso di togliere un deludente Negredo, sorpresa nella formazione iberica e affidarsi all’esperienza di Cesc Fabregas. Il risultato non cambierà, il possesso palla è a favore della Spagna ma l’undici di Bento grazie a difesa strettissima e centrocampo comunicante con gli altri due reparti imbriglia a dovere i campioni del mondo.


Decisivo l’errore di Bruno Alves dal dischetto

I calci di rigore sono inevitabili e come successo in Italia-Inghilterra anche a Donetsk si è confermata la regola che chi sbaglia per primo vince. Xabi Alonso spaventa un’intera nazione facendosi parare il primo penalty ma gli errori di Moutinho e quello decisivo di Bruno Alves sulla traversa consegnano sui piedi di Fabregas un’occasione irripetibile per chiudere il conto. L’attaccante del Barcellona non si fa pregare e coglie il palo interno alla destra di Rui Patricio bravo ad intuire ma non a smanacciare. La Spagna attende ora la vincente dell’altra semifinale tra Italia e Germania consapevole di averla spuntata non senza un tocco di buona sorte.