Un’altra giornata proficua e generosa per i colori azzurri in quel di Londra. La trentesima edizione delle Olimpiadi è iniziata col botto e prosegue a regime con la medaglia d’argento conquistata da Diego Occhiuzzi e il bronzo sudato e meritato strappato dall’atleta calabrese Rosalba Forciniti nel judo. Si arricchisce dunque il medagliere olimpico azzurro che vede l’Italia terza in classifica generale con due ori, tre argenti e due bronzi alle spalle di Stati Uniti (3 ori, 5 argenti e 3 bronzi) e Cina (6 ori, 4 argenti e 2 bronzi).
Oro sfiorato da Occhiuzzi nella sciabola
Settimo sorriso in due giorni per la squadra italiana alle Olimpiadi di Londra e la scherma è ancora la protagonista dopo il podio tutto azzurro presidiato dal terzetto Di Francisca-Errigo-Vezzali. Diego Occhiuzzi ha conquistato la medaglia d’argento nel torneo di sciabola individuale maschile. L’azzurro, dopo un percorso in cui aveva eliminato anche Aldo Montano, si è arreso solo in finale all’ungherese Aron Szilagyi battuto col punteggio di 15-8 dopo aver fatto registrare un massimo svantaggio di 7-0, un punteggio che avrebbe demoralizzato chiunque ma non Occhiuzzi. “Lui è partito fortissimo non riuscivo a prenderlo, un po’ di amaro c’è, ma tra un secondo passerà. Forse all’inizio potevo fare meglio, sapevo che partiva forte, ma è la mia prima medaglia e me la godo tutta” – ha commentato così l’empasse iniziale che non si è rivelata però decisiva. “Non sono più il gregario di nessuno, ora sono il vice campione olimpico. E’ un sogno che in parte giunge inaspettato ed in parte no perché me lo sentivo da questa mattina. Mi sono messo a tirare e tutto è arrivato naturale: non mi sono mai divertito così, è stata la giornata perfetta, una figata. In finale ho sofferto tatticamente Szilagyi. Lui ha tirato benissimo e quando ho cercato di raddrizzare il match era ormai troppo tardi, avrei dovuto cominciare a farlo prima. L’argento lo dedico alla mia famiglia ma soprattutto a me stesso. E’ stata una sofferenza da quando avevo sei anni, non è stato poi facile restare all’ombra di grandi campioni come Montano e Tarantino” – ha detto il 31enne napoletano. La medaglia di bronzo è andata al russo Nikolay Kovalev che ha superato per 15-10 il romeno Rares Dumitrescu.
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Grande soddisfazione per Rosalba Forciniti
Gioia e lacrime anche per Rosalba Forciniti che nel judo, categoria 52 chilogrammi si è imposta sulla lussemburghese Marie Mueller grazie al verdetto dei giudici. La sfida era finita in parità poi l’arrivo di questo bronzo insperato ma strameritato per la cosentina. La Forciniti era stata battuta in semifinale dalla nordcoreana Kum Ae An ed ha giocato al meglio la “finalina” per salire sul terzo gradino del podio. “I love you Papi, Papi” – questo è stato l’urlo liberato dalla judoka di Cosenza a fine gara. “Questa medaglia la dedico a mio padre, lui sa il perché. Appena ho vinto mi sono voltata verso la mia famiglia sugli spalti e gliel’ho urlato. Non so se questa medaglia mi cambierà la vita, ma questa potrebbe essere la mia prima e ultima Olimpiade. Lo avevo già detto alla vigilia, mi piacerebbe fare altro e vorrei provare a fare carriera con i Carabinieri”. L’atleta calabrese classe 1986 parla di come è approdata a questo sport: “Volevo salire sul tatami ed essere felice. Ho iniziato a fare judo da bambina ma mia madre non voleva perché già ero un maschiaccio e diceva che così peggioravo la situazione. Poi ho insistito con mio padre. Ed ora eccomi qui. In realtà ho fatto anche un po’ di ginnastica artistica”. Nell’altra gara, la finale, la medaglia d’oro olimpica è andata alla nordocoreana Kum Ae An che ha piegato la cubana Yanet Bermoy Acosta.
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