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Tra medaglie, podi e scene di entusiasmo, alle Olimpiadi di Londra non poteva mancare un’atleta in lacrime che fa puro ostruzionismo durante una gara importante quale è una semifinale. E’ successo in uno degli impianti sacri della scherma dove l’Italia ha raccolto 4 medaglie in due giorni, la vicenda ha avuto come protagonista la schermitrice sudcoreana Shin A Lam durante la semifinale di spada femminile, un appuntamento naturalmente molto sentito dalle atlete in pedana, in gioco c’era l’accesso alla medaglia d’oro. ù
La stoccata decisiva nell’ultimo secondo
L’incontro era andato alla priorità, ossia il minuto supplementare, sul 5-5, quando mancava un secondo dalla fine, l’asiatica e la tedesca Heidemann hanno iniziato due volte l’assalto in contemporanea. La sudcoreana e la tedesca si giocavano il tutto per tutto in quella striminzita frazione di secondo. Al terzo tentativo Britta Heidemann ha messo a segno la stoccata vincente, scatenando l’ira della delegazione orientale e buttando nella disperazione più nera Shin A Lam che, avvilita e sotto choc per la decisione dei giudici, è scoppiata a piangere sedendosi sulla pedana. Chiara la protesta degli allenatori della schermitrice, il cronometro non è partito nel momento della stoccata decisiva. Arbitri e delegati Fie discutono una ventina di minuti, poi decidono di coinvalidare il 6-5 per la tedesca, intanto le lacrime continuano a bagnare il volto di Shin che proprio non vuole sapere di accettare la sconfitta e lasciare la pedana.
La sudcoreana ha presidiato la pedana per un’ora
Invitata ad alzarsi a più riprese e uscire dal presidente del direttorio tecnico del torneo, Raniero Bernardini, al secondo diniego viene sanzionata con un cartellino giallo; a convincerla è stato il segretario generale della Fie Maxim Paramonov. La Fie ha poi ufficializzato la vittoria della Heidemann dopo oltre un’ora di attesa, un ritardo che ha fatto slittare la programmazione degli incontri. La coreana è poi tornata in pedana per la finalina valida per il bronzo dove è stata battuta 15-11 dalla cinese Sun, mentre la medaglia d’oro è andata all’ucraina Shenyakina che ha battuto la tedesca in finale, una piccola soddisfazione per la sudcoreana.