Olimpiadi Londra 2012: Sarmiento è bronzo nel taekwondo

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AP/LaPresse

Dopo l’argento di Pechino 2008, Mauro Sarmiento ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012. Nel taekwondo, categoria -80 kg, l’azzurro nella finale per il terzo posto ha battuto 4-0 l’afghano Nesar Ahmad Bahawi. Nella semfinale l’atleta italiano era stato sconfitto 2-1 dallo spagnolo Garcia Hemme. E ‘ la ventunesima medaglia per l’Italia in questa edizione dei Giochi.

L’Excel Center porta fortuna all’Italia Olimpica. In questa sorta di centro congressi ricco di sale per meeting e punti di ristoro sono nate le medaglie azzurre della scherma e quelle del pugilato, adesso tocca alla 21.esima della spedizione ‘griffata’ Giorgio Armani. E’ il bronzo nel taekwondo, categoria fino a 80 chili, di quel Mauro Sarmiento che scende un gradino del podio rispetto a Pechino ma è ugualmente felice, e a fine match non fa nulla per nasconderlo. “E’ una medaglia che per me significa tantissimo, è la conferma che quel secondo posto di quattro anni fa non era stato un colpo di fortuna. La dedico a mia figlia Sofia che nascerà a gennaio”, dice Sarmiento che a Pechino definì il suo argento “un calcio alla camorra”. Ha battuto per 4-0, nella sfida che vale il terzo posto, l’afghano Ahmad Nesar Bahawi, che sfila via in zona mista zoppicando vistosamente. L’incontro Sarmiento-Bahawi è stato, come spesso capita nel taekwondo, molto equilibrato e si è risolto nell’ultimo dei tre round da tre minuti l’uno. Il punteggio era di 0-0, ma l’azzurro ha ‘sbloccato’ il punteggio prima con un calcio sulla corazza del rivale, quindi del valore di un punto, e poi con uno al volto per il 4-0.

In precedenza Sarmiento era stato privato di altri tre punti a 26″ dal termine della seconda ripresa, quando aveva piazzato un altro calcio sul capo dell’avversario. Il punto da tre era stato in un primo momento assegnato, subito dopo, però, c’era stata la contestazione degli afghani per un esame più accurato dell’accaduto alla moviola. Dopo una lunga pausa, ed aver visto e rivisto i filmati, i giudici avevano deciso di togliere il colpo all’italiano, e si era ripreso dallo 0-0. “Non mi sento defraudato di nulla ma soltanto felice. Questa medaglia è il coronamento di tantissimi sacrifici ed una sorta di riscatto dopo che in questo quadriennio per troppe volte sono uscito ai quarti di finale in grandi manifestazioni. Sarmiento c’è, e stasera l’ho dimostrato. Ho fatto vedere a quelli più giovani di me che nel taekwondo bisogna stare calmi, altrimenti c’è il rischio di farsi male. Certo quel match di semifinale perso contro lo spagnolo Garcia quasi all’ultimo secondo lo sognerò a lungo, e a un certo punto non ho capito nulla. Poi sono stato bravo a recuperare e a farmi trovare pronto per la sfida per il bronzo”.