Usain Bolt è super anche fuori dalla pista di atletica. Il vincitore di quattro medaglie olimpiche, l’ultima, quella più recente conquistata nella finale dei 100 metri quando ha centrato record olimpico e pienone di applausi, non smentisce mai il suo proverbiale caratterino. Irriducibile e canzonatorio quando con aria scaramantica svolge tutti i rituali prima di una gara per poi macinare asfalto e far mangiare la polvere agli avversari, ribelle e anticonformista anche davanti alla dura e inappellabile legge.
La corda della discordia
Prima di stravincere la finale 100 metri, il giamaicano si è visto costretto dalla addetti alla sicurezza olimpica a lasciare una corda per saltare, portata dietro appositamente per tenere caldi i muscoli in vista della finale-clou. Un rifiuto che non è andato giù a “Lightning Boy” che secondo il regolamento non avrebbe mai potuto portare con sè alcun oggetto non funzionale alla propria gara. “Avevo portato con me la corda per saltare ma gli addetti mi hanno detto ‘No, no. Non si può, va contro il regolamento’. Non so che regolamento sia, ma di sicuro sono regole stupide. La corda è soltanto un attrezzo per fare riscaldamento. Ma la prossima volta non mi fregheranno più. La nasconderò per bene nello zaino così che non possano trovarla” – ha spiegato Bolt dopo la gara, una confisca che evidentemente non ha influenzato l’esito della finale.
Usain si consola con tre ragazze svedesi
Nonostante l’episodio, l’uomo più veloce della Terra non si è perso d’animo e in vista della finale dei 200 metri maschili dove molto probabilmente trionferà col suo solito stile, mettendoci la sua solita grinta, Usain non si è fatto scappare un’occasione ghiotte ed ha goduto per alcune ore della presenza di tre atlete bellissime. Chiedere conferma a Gabriella Kain, Isabelle Gullden e Jamina Roberts, le tre giocatrici della nazionale svedese di pallamano che, malgrado abbiano perso tutte le loro cinque partite e siano finite ultime del girone, hanno però vinto il premio più ambito: ovvero, fare festa fino alle tre del mattino con Bolt nella sua camera. A dimostrarlo, la foto postata dallo stesso velocista sul suo account Twitter. “A gaza we say hmmm mmm!” – è il testo della didascalia difficilmente decifrabile e che fa da corredo al tipico gesto rapper in cui dito medio e anulare si uniscono. Una serata all’insegna dello svago prima di cimentarsi nella prossima fatica olimpica.