Morte Mihajlovic, lo sfogo è clamoroso: “Esigo silenzio e rispetto”

Morte Mihajlovic, lo sfogo è clamoroso: “Esigo silenzio e rispetto”. Sono passate diverse settimane ma il suo ricordo è sempre vivo

Era il 16 dicembre scorso quando arrivava la peggiore delle notizie, per la famiglia e per tutti quelli che gli hanno voluto bene come uomo così come sportivo. Sinisa Mihajlovic aveva perso la sua lotta con la leucemia, quella diagnosticata nel 2019 e che sembrava essere stata sconfitta una prima volta.

Morte Mihajlovic sfogo clamoroso
Morte Mihajlovic, lo sfogo è clamoroso (QNM.it)

Accanto a lui c’erano i familiari più stretti, a cominciare dalla moglie. Perché Arianna Rapaccioni è stata al suo fianco ogni momento, insieme ai figli, sapendo bene che tutta l’Italia faceva il tifo per loro. Non è bastato per cancellare il dolore e non la conforta nemmeno adesso che può vivere solo di ricordi.

Da allora lei ha scelto giustamente di vivere il suo dolore lontano dai social, perché quello non è il suo mondo. Ma nelle ultime ore è tornata a postare un messaggio, duro e diretto. Evidentemente c’è qualcuno che continua a parlare del marito anche quando non dovrebbe farlo, rilasciando dichiarazioni che non corrisponbdono alla realtà.

“Pensano tutti di conoscere le cose private della mia famiglia. Parlano, rilasciano dichiarazioni, interviste, senza sapere come sono andate esattamente le cose! Esigo silenzio e rispetto. Grazie”, ha ascritto Arianna. E subito le sono arrivati molti attestati di stima, considerando che il silenzio della famiglia dovrebbe essere sacro.

Morte Mihajlovic, lo sfogo è clamoroso: Arianna Rapaccioni e i figli, una famiglia perfetta

Sinisa Mihajlovic aveva conosciuto quella che sarebbe poi diventata sua moglie nel 1995, quando lei lavorava come ballerina in un noto programma condotto da Fabrizio Frizzi. Da allora Arianna ha poco alla colta lasciato il mondo dello spettacolo per dedicarsi alla famiglia

Si sono sposati una prima volta nel 1996 e poi una seconda nel 2005 con rito ortodosso. Due anni fa invece, quando ormai la malattia sembrava alle spalle, avevano festeggiato le loro nozze d’argento, con un terzo matrimonio in una chiesa della Sardegna davanti ai loro affetti più cari.

L’ex calciatore e allenatore era già padre di un maschio, Marco, nato da una precedente relazione. Dal matrimonio con Arianna invece sono nati cinque figli: Viktorija e Virginia, che nel 2019 avevano partecipato all’Isola dei Famosi, Miroslav, Dushan e Nicholas. E un anno fa Virginia li aveva anche fatti diventare nonni di una bimba, Violante.

Momento belli, che non saranno cancellati dalla morte di Sinisa anche se per la famiglia è un’assenza pesantissima. Lo ha confermato in un altro post dei giorni scorsi la sua vedova. “È la notte che ti frega”, aveva scritto per spiegare i suoi momenti più difficili.

Sinisa Mihajlovic grande come calciatore e come allenatore: il ricordo di Massimo Giletti

Dopo una grandissima carriera come calciatore, coronata dalla vittoria in Coppa Campioni con la Stella Rossa Belgrado e tantissimi anni in Italia tra Roma, Inter, Lazio e Sampdoria, Sinisa Mihajlovic è diventato allenatore. La sua ultima squadra è stato il Bologna che aveva interrotto il rapporto lo scorso settembre.

Di quella storia ha parlato nelle ultime ore Massimo Giletti, in occasione della presentazione di un libro: “Dovevo fargli un’intervista, perché me l’aveva chiesto Cairo. Non sono riuscito, sebbene con Sinisa avessi un ottimo rapporto. In quei giorni esplodeva il Covid: era il 2020 e aveva fatto il primo libro. Prima che lui morisse sono andato a trovarlo”.

Sinisa Mihajlovic e Arianna Rapaccioni
Sinisa Mihajlovic e Arianna Rapaccioni (QNM.it)

E a proposito delle polemiche per il suo licenziamento: “In pochi sapevano quello che stava vivendo. Lui non sapeva, perché sua moglie non ha voluto dirglielo, e non gliel’hanno voluto dire neanche i medici del Bologna, però dovevano pensare alla società. A volte scriviamo cose come ‘vigliacchi’, e invece era una forma di autotutela. L’hanno voluto ‘licenziare’ perché non c’erano risultati buoni. Ma era un modo per dire ‘Gli ultimi due tre- mesi della tua vita vivili con tua moglie e i figli’. Glie lohanno imposto così, poi alla fine ha capito”.