Deludente esordio del Milan in Champions League. I rossoneri, senza idee e spunti non si sono spinti oltre uno striminzito 0-0 contro la formazione belga dell’Anderlecht nella prima giornata del Girone C. A quanto pare le grane già viste nel primo scorcio di campionato, vuoti che stanno perseguitando l’undici di Allegri sono ben lontani dall’essere stati superati e neanche il palcoscenico europeo ha saputo dare il giusto scossone ad un Milan che stenta senza i suoi campioni.
Primo tempo stentato, con i belgi che controllano la gara senza però creare particolari occasioni. L’ingresso in campo di El Shaarawy, nella ripresa, vivacizza un minimo la squadra di Allegri che, però, non riesce a sbloccare il risultato. Alla fine della prima frazione sono piovuti fischi dagli spalti dello stadio Giuseppe Meazza. I tifosi della Curva Sud hanno risposto incitando la squadra, mentre il restante pubblico sulle gradinate ha fischiato sonoramente, dato indicativo sull’atmosfera che si respira nella Milano rossonera. Poi ci vuole la precisione, cosa che nelle partite casalinghe del Milan è assolutamente mancata: troppi passaggi sbagliati, troppe giocate individuali, troppi lanci lunghi per nessuno. Senza qualità e precisione, serve maggior velocità, quella che il Milan, con Nocerino, Antonini e, nella ripresa, El Shaarawy, ha cercato a dare, ma deve essere una soluzione di squadra non di singoli. Ma la cosa che manca di più in questo momento al Milan è il gol. Tre reti in quattro partite, tutte nella stessa gara (a Bologna) e tutti da parte dello stesso giocatore, Pazzini.
In un simile scenario è l’Anderlecht a fare il Milan. I belgi, nel primo tempo, tengono in pugno la partita senza però creare alcuna vera occasione. Mbokani, grande fisico e discreta rapidità, fa salire la squadra. Ai rossoneri manca qualità oltre la metà campo. Qualcosa muta nella ripresa, quando Allegri inserisce El Shaarawy al posto di uno spento Boateng. Proprio il Faraone si divora l’occasione più grande della partita con un cross dalla sinistra di Emanuelson e colpo di testa parato da Proto, poi nient’altro fino al triplice fischio finale. Dopo l’ennesima stecca accompagnata da una brutta prestazione, il futuro di Massimiliano Allegri a Milano non è mai stato così più a rischio. Il presidente Silvio Berlusconi ha pensato seriamente all’esonero del tecnico livornese, esonero che non è arrivato ma la sensazione è che non verranno tollerati più passi falsi e brutte figure.
IL TABELLINO
MILAN-ANDERLECHT 0-0
Milan (4-3-2-1): Abbiati 6; De Sciglio 6,5, Bonera 6 (29′ st Yepes 6), Mexes 6, Antonini 5,5; Flamini 5, De Jong 6, Nocerino 5; Emanuelson 6 (33′ st Constant sv), Boateng 5 (15′ st El Shaarawy 6); Pazzini 5.
A disp.: Amelia, Abate, Ambrosini, Bojan. All.: Allegri
Anderlecht (4-4-1-1): Proto 6,5; Gillet 6,5, Wasilewski 6, Nuytinck 6, Deschacht 6; Bruno 6,5 (33′ st Juhasz sv), Biglia 6,5, Kouyaté 6 (33′ st Praet sv), Kljestan 6; Kanu 6,5 (44′ st Yakovenko sv); Mbokani 6,5.
A disp.: Kaminski, Safari, Vargas, De Sutter. All.: Van den Brom
Arbitro: Collum (Scozia)
Marcatori: –
Ammoniti: Wasilewski, Kljestan (A); Flamini, Mexes (M)
Espulsi: –