La Germania ruggisce in quel di Danzica e assecondando tutti i pronostici naturalmente favorevoli all’undici di mister Joachim Loew ha asfaltato la volenterosa ma inadeguata Grecia con un perentorio 4-2. Non c’è stata partita, i tedeschi hanno preso il comando dal primo all’ultimo minuto e il risultato è bugiardo alla luce di quanto visto stasera, gli alemanni a mo’ di rullo compressore avrebbero meritato un attivo molto più ampio e pesante per i greci che ci hanno provato consapevoli di tutti i loro limiti a partire dal portiere ellenico Sifakis in forza all’Aris Salonicco a volte imbarazzante negli interventi.
La Germania macina palle gol e gioco
Sugli spalti presenti le più alte cariche politiche dell’uno e dell’altro paese, c’era la cancelliera Merkel come sempre impassibile, un modo per trasformare un quarto di finale di un europeo in una sfida che vede i due paesi impegnati agli antipodi nel panorama economico continentale. A ricalcare le mille difficoltà attraversate dal popolo greco succube di un momento storico critico, gli undici biancoazzurri in campo sono ben presto spariti lasciando erba e pallino del gioco in mano a Lahm e compagni. L’approccio di ferro voluto da Loew ha funzionato, non è da tutti lasciare in panchina nomi del calibro di Podolski, Mueller e Gomez per dar spazio alla nuova linea generazionale della Germania del futuro, i vari Reus e Schurrle, oltre che Klose. Germania al galoppo sin dal primo minuto, si conteranno almeno 10 palle gol, una caterva di occasioni perse che però non hanno demoralizzato la Mannschaft in pieno turn-over offensivo.
Lahm apre le danze
Il capitano Lahm sblocca al 39′ con un delizioso destro nell’angolino, la Grecia si prende il lusso di replicare e pareggiare nell’unica occasione avuta con Samaras al 55′. La Germania si sveglia, il pareggio greco è poca cosa, è solo un piccolo incidente di percorso rimediato in fretta da Khedira, Klose e Reus che nel giro di 13 minuti mettono ko gli avversari e fissano il punteggio sul 4-1. C’è ancora tempo per l’ultimo sussulto di marca egea, un rigore trasformato da Salpingidis ad un minuto dal termine. La Germania è la squadra da battere. I tedeschi volano in semifinale dove affronteranno la vincente tra Italia ed Inghilterra con un ruolino di marcia impressionante: solo vittore a questo Europeo, 15 le affermazioni di fila e ottava semifinale europea raggiunta nelle ultime undici partecipazioni. Tanto di cappello.