Gattuso addio, nuova mazzata: la sua carriera è arrivata ad un bivio. Sembra non esserci pace per l’ex allenatore di Milan e Napoli
Italia o Spagna è lo stesso, Rino Gattuso ha deciso di portare anche nella Liga tutto quello che aveva già mostrato in Italia, carattere compreso. Per sette mesi a Valencia è andata bene o almeno è stato sufficiente per sopravvivere. Ma ora, con la squadra in crisi, la società ha preso la decisione più facile esonerando l’ex allenatore di Milan e Napoli.

Domenica contro il Valladolid era arrivata la terza sconfitta nelle ultime quattro partite e la classifica, con la zona retrocessione distante solo due punti, è diventata drammatica. Ma a pesare sulla decisione del club è stata anche la frattura evidente tra Gattuso e l’ambiente, soprattutto con i tifosi e la stampa locale.
L’ultimo esempio solo qualche ora prima della partita di campionato poi persa 1-0 a Valladolid con un gol subito proprio nel finale. Quando Gattuso si è presentato in conferenza stampa per-gara, un giornalista gli ha chiesto perché sembrasse così arrabbiato.
Quasi un assist che lui ha raccolto subito: “Ti chiedo solo una cosa: tu hai mai giocato a calcio? Io adesso ho 45 anni, faccio l’allenatore da 10 anni e ho giocato per 20 anni. Quindi sto da 30 anni nel calcio e secondo te devo venire in conferenza stampa sorridente e felice dopo una prestazione come quella di ieri contro l’Athletic Bilbao? Ho una faccia di me**a perché ho perso 3-1 un quarto di finale”.
Gattuso addio, nuova mazzata: a Valwencfia lo hanno attaccato fin da subito
Reduce dall’esperienza al Napoli, finita in malo modo con l’esonero da parte del presidente De Laurentiis, nell’estate del 2021 Gattuso aveva ricominciato subito con la Fiorentina. Era durato un mese, poi tra mille polemiche per la gestione del mercato il contratto era stato rescisso.
Così era rimasto fermo un anno aspettando la chiamata giusta che era arrivata alla fine dello scorso maggio e il 9 giugno era stato presentato come nuovo tecnico del Valencia. Nemmeno il tempo di prendere il mano la squadra ed erano cominciate le polemiche scatenate da un ex dirigente del club con il dente avvelenato.

Lui, molto vicino al cuore più caldo del tifo, aveva tirato fuori di nuovo la storia del mancato arrivo di Gattuso al Tottenham, quando i tifosi si erano schierati contro il suo arrivo. E aveva tirato fuori argomenti stereotipati, come aqcune vecchie dichiarazioni dell’allenatore contro il calcio giocato dalle donne, i matrimoni omosessuali, il razzismo
Rino aveva respinto tutto al mittente: “Mi stanno descrivendo in modo diverso da quello che sono e non ho nemmeno avuto la possibilità di difendermi. Quindi ho dovuto accettare una storia che mi ha fatto più male di una sconfitta o un esonero. Sui social è possibile montare qualsiasi falsità senza potersi difendere.
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Poi le polemiche sono finite e lui ha cominciato a lavorare ma non è mai stato facile. Il proprietario del club, Peter Lim, quasi mai si fa vedere in Spagna e comanda tutto da Singapore. Ma soprattutto non ha esaudito nessuna richiesta del tecnico nel mercato estivo.
Lui ha sopportato, mettendoci la faccia e il lavoro. In tutto 22 paertite, con una prima parte di stagione buona mostrando anche bel gioco. Ma prima della pausa per il Mondiale e soprattutto dopo il Valencia si è inceppato: in tutto 22 partite con 7 vittorie, 6 pareggi e 9 sconfitte. In particolare nelle ultime 10 partite di campionato sono arrivati solo 7 punti.

E poi le sconfitte ai rigori con il Real Madrid nella semifinale della Supercoppa di Spagna e quella con l’Athletic Bilbao nei quarti della Copa del Rey. Giovedì 2 febbraio il Valencia sarà al Bernabeu contro il Real ma lui ormai sarà anche tornato a casa.