La situazione tesa in Bahrain rischia di far saltare i test collettivi della Formula 1 e nella peggiore delle ipotesi anche il Gran Premio del Bahrain di F1 del 13 marzo 2011: la notizia della cancellazione della gara di GP2 prevista per il week end del 19-20 febbraio 2011 ne è la prova più evidente.
La situazione non sembrava particolarmente grave, almeno sul circuito ma è prevalsa la prudenza nella decisione: saltata quindi la gara di GP2.
Dal 3 al 6 marzo 2011 sono in programma i test di Formula 1 ed i team dovrrebbero a breve cominciare anche a spedire materiale e uomini per preparare la trasferta. Ma qualora l’organizzazione non garantisse confortanti standard di sicurezza, i test sarebbero cancellati.
“La nostra priorità al momento è far disputare con successo il 2011 Gulf Air Bahrain Grand Prix, e controlliamo l’evolversi della situazione costantemente insieme alle autorità preposte. Ci interessa che tutte le persone coinvolte in questo evento stiano bene, e prenderemo tutte le misure necessarie a fronteggiare ulteriori sviluppi” ha riferito l’amministratore delegato del circuito.
La questione sicurezza nasce dalle manifestazioni di rivolta popolare che si stano tenendo in Bahrain in questo periodo e che susseguono quelle di Tunisia e Egitto.
Secondo il governo dello stato arabo, per quando arriverà la F1 tutto sarà sistemato ma Bernie Ecclestone è dubbioso: “Non so ancora cosa faremo, è difficile poterlo dire da qua e non sappiamo cosa stia succedendo laggiù”.
Ecclestone ha poi continuato: “Il pericolo è reale. Del resto se questi rivoltosi volessero avere copertura mondiale per far sapere a tutti il loro pensiero, quale migliore scusa del Gran Premio di Formula1? Potrebbe sfociare tutto in un conflitto sanguinoso. Come ho detto, sto aspettando di poter parlare col principe, in modo da decidere insieme come comportarci”.
In ballo ci sono la gara di inizio del Mondiale e centinaia di milioni in sponsorizzazioni e diritti tv ma “se la situazione non si calmerà entro pochi giorni prossimo probabilmente saremo costretti ad annullare tutto”: queste unite alle parole di Nabeel Rajab, vicepresidente dell’organizzazione dei diritti umani in Bahrain, secondo cui i manifestanti potrebbero prendere di mira il Gp del 13 marzo fanno si che le speranze si assottiglino sempre più.
Di certo prima di marzo 2011 si saprà se il Gp inaugurale della nuova stagione sarà quello del Bahrain o no… Sicuramente far disputare un Gp in un Paese dove sono in atto sommosse non avrebbe senso.
Nel 2004 il Bahrein è diventato il primo Paese arabo a ospitare la Formula 1 con un evento sportivo da 500 milioni di audience planetaria voluto dalla famiglia reale per lanciare l’immagine di uno Stato di appena 600 km quadrati: sponsor, soldi e pubblicità che presto finiranno a discapito della F1 e del Bahrain stesso?
Foto da AP/Lapresse