Barcellona-Real Madrid: lezione di calcio a Mourinho

Barcellona-Real Madrid, “El Clasico” di Spagna è terminato con un roboante 5 a 0. Cori di scherno e gesto della “manita” nei confronti di Josè Mourinho che dopo le polemiche della vigila è uscito dal Camp Nou con la sua più pesante sconfitta in carriera.

Oltre alla figuraccia, il Real ha lasciato così anche la vetta della classifica del campionato spagnolo proprio a favore del Barca: i goal di Xavi, Pedro, la doppietta di Villa e il sigillo conclusivo di Jeffren hanno d’improvviso cambiato le gerarchie di tutta la Liga. E’ davvero ipotizzabile pensare a un Real vincente alla fine del campionato?

Alla vigilia del match, Mou aveva riscaldato gli animi ricordando la scorsa stagione quando trionfò con l’Inter: “Il Camp Nou non mi perdonerà mai di aver impedito al Barcellona di vincere una Champions League al Bernabeu. L’accoglienza sarà negativa, ma io vado a giocare una partita di calcio e non più di questo. E come dico sempre: se vinciamo il lunedì, il giorno dopo sarà martedì; e se perdiamo lunedì, il giorno dopo sarà martedì lo stesso”. Ed è successo proprio questo: Mourinho dopo il post partita ha infatti affermato che una partita del genere è più facile da scordare rispetto a una partita persa dopo un match tirato. Sarà… ma di certo questi 5 gol se li ricorderanno a lungo a Madrid.

Giocatori del Real che hanno subito anche l’onda emotiva di questa partita. Oltre ai molti cartellini gialli sono infatti da segnalare una spinta poco elegante di Cristiano Ronaldo a Pep Guardiola con parapiglia successivo e il brutto fallo di Sergio Ramos su Messi seguito dagli spintoni a Puyol e Iniesta (tra l’altro campioni del mondo con lui in Sud Africa).

L’anno scorso con l’Inter la difesa attenta era stata la chiave dello storico passaggio del turno in semifinale contro i blaugrana: quest’anno il tentativo di riproporre un gioco simili è clamorosamente fallito. Che Guardiola abbia cambiato qualcosa apposta per mettere in scacco matto Mourinho? Di certo il portoghese dovrà inventarsi qualcosa in vista delle successive partite e del ritorno al Bernabeu.

Lo status di Special One potrebbe sennò cambiare direzione portandosi quella del vero artefice dello spumeggiante gioco del Barcellona: Pep Guardiola.

Foto da AP/Lapresse