Porsche 918 Spyder Martini Racing, l’ibrida sfida Nurburgring

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Di anni ne sono passati da quando la livrea Martini Racing è apparsa, l’ultima volta, su una Porsche. Se proprio dovessimo fare delle ipotesi, sicuramente la ritroveremmo in occasione di una competizione, magari abbinata ad automobili del calibro delle leggendarie 908, 917, 935, e così via.

La stessa livrea torna a far parlare di se. Infatti, pronta al debutto ufficiale sul mercato, arriva la 918 Spyder, una supercar ibrida che la Casa di Zuffenhausen intende promuovere e nella quale crede moltissimo a giudicare dall’attenzione alla costruzione e ai dettagli.

Ma un abbinamento così eccezionale deve essere stato necessariamente concepito per un’occasione altrettanto straordinaria. Non a caso, l’idea è quella di battere un record sulla pista più difficile e affascinante del mondo ovvero quella del Nurburgring dove la Carrera GT aveva fatto registrare un tempo di 7 minuti e 22 secondi.

Non sarà certo facile battere questo record ma la nuova Porsche 918 Spyder ha intenzione di contare su un poderoso motore da ben 770 cavalli che potrebbe spingerla a velocità mozzafiato. La presenza di due motori elettrici forniranno ulteriore potenza che andrà a migliorare le prestazioni generali dell’automobile.

A dire il vero i test sono già iniziati sui 21 chilometri del tracciato del Nürburgring. Staremo a vedere come questa avventura andrà a finire.

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Come lecito aspettarsi, la splendida 918 Spyder con livrea Martini Racing sarà disponibile anche per pochi fortunati acquirenti grazie ad un apposito accordo tra la Porsche e la Bacardy & Company Limited. Si tratta di una notizia particolarmente interessante soprattutto per gli appassionati che potrebbero mettere le mani su un esemplare davvero eccezionale.

Guardando le immagini si scopre una linea morbida e dannatamente sportiva che rende la 918 Spyder un vero e proprio elemento di stile e carattere. Sulla parte bassa sono collocate due generose prese d’aria integrate in modo perfetto con il resto della struttura.

I gruppi ottici sfruttano la tecnologia a LED e anch’essi si integrano con la linea della vettura mentre la linea del cofano è stata mantenuta volutamente bassa per migliorare l’impatto estetico della parte frontale che dimostra tutta la sua aggressività.

Allo stato attuale non abbiamo idea di quanto questo gioiellino possa costare realmente sebbene si potrebbero avanzare qualche ipotesi considerando il prezzo del modello tradizionale. Ma, probabilmente, a dare il maggior contributo sarà anche il valore affettivo considerando il passato da cui questa vettura deriva.

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