L’atlante di smeraldo di John Stephens

L'atlante di smeraldo di John Stephens

A volte trovo strano come si crei un enorme entusiasmo intorno ad un libro che ancora deve essere pubblicato, a maggior ragione se si tratta di un romanzo d’esordio. L’autore è sconosciuto, magari si conosce qualcosa della trama, eppure tutti attendono con ansia la pubblicazione. L’atlante di smeraldo di John Stephens rientra in questa categoria.

John Stephens non è un signor nessuno, visto che ha lavorato per oltre dieci anni nel mondo della televisione americana, scrivendo anche per importanti serie Tv a stelle e strisce. Questo però è il suo romanzo d’esordio, e allora da cosa nasce la curiosità? Certo, dalle strategie di marketing, che hanno fiutato il potenziale della storia.

Il vero successo per l’autore è stato mettersi nelle mani dello stesso agente letterario di Stephenie Meyer (quella di Twilight) e Christopher Paolini (ragazzo autore di Eragon). Il risultato è stato evidente: romanzo venduto in 33 Paesi, tra cui l’Italia, dove se l’è aggiudicato Longanesi, facendone una delle punte di diamante del catalogo 2011.

Di cosa parla quindi questa storia tanto attesa? Partiamo dal presupposto che si tratta di una trilogia, una vera e propria moda editoriale che purtroppo comincia a mostrare il fiato corto, irritando il pubblico e mozzando le possibilità di tanti romanzi validi (citiamo Il Passaggio di Justin Cronin, ad esempio). Ci troviamo come atmosfere dalle parti del fantastico, ma niente a che vedere con elfi e vampiri questa volta.

Protagonisti sono tre ragazzini. Tutto ha inizio la notte di Natale: Kate avrebbe voluto rimanere sveglia, ma i suoi occhi alla fine si sono arresi al sonno. Sono le mani di sua mamma a scuoterla e svegliarla di colpo: sta succedendo qualcosa. Qualcosa di brutto. Kate ha solo quattro anni, suo fratello Michael due, Emma è appena nata. Questa è l’ultima volta in cui vedranno i loro genitori.

Dieci anni e moltissimi orfanotrofi dopo, i tre fratelli si imbarcano per quello che pare sia l’ultimo istituto disposto ad accoglierli: Cambridge Falls. Ma quando arrivano nella enorme casa tutta sbilenca, piena di torri, sotterranei e sale colme di bizzarrie, molte sono le domande che si affacciano alla loro mente. Come mai non ci sono altri bambini? Chi è l’enigmatico dottor Pym, il direttore di quello strano orfanotrofio? E soprattutto, cos’è quell’inquietante libro dalle pagine bianche e dalla copertina verde che sembra brillare di luce propria nel buio della camera segreta?

L’atlante di smeraldo ruota intorno ai tre protagonisti, tutti a loro modo molto affascinanti: Kate, che da sempre si prende cura dei fratelli, aggrappandosi alla disperata certezza che un giorno i suoi genitori torneranno a prenderli, Michael con la sua passione per le storie fantastiche, Emma, che sembra non temere niente e nessuno al mondo ma ha nel cuore la paura più grossa di tutte: quella di perdere i suoi fratelli.

Nel sovraffollato mondo editoriale del fantastico, L’atlante di smeraldo spicca per la capacità di raccontare una storia diversa, con protagonisti una volta tanto diversi, ma con un tocco che piacerà sia agli adulti che ai ragazzi. Cosa che lo rende davvero un romanzo universale, il che spiega finalmente l’entusiasmo di quanti lo aspettano e di quanti lo spingono a livello commerciale. Edito da Longanesi, sarà disponibile dal 28 aprile 2011 al prezzo di € 18,60.