La Trilogia di Valis di Philip K. Dick

Philip K. Dick è senza dubbio uno dei più importanti esponenti della letteratura di genere del ‘900. La fantascienza è sempre stato il suo campo d’elezione, anche se è riduttivo chiuderlo in una categoria. La Trilogia di Valis, ristampato finalmente da Fanucci, raccoglie gli ultimi tre romanzi del grande scrittore-profeta.

I tre romanzi che compongono questo vero e proprio testamento letterario sono nell’ordine Valis, Divina Invasione e La trasmigrazione di Timothy Archer, tutti scritti tra il 1981 e 1982 (anno della morte di Dick, tanto che l’ultimo è stato pubblicato postumo). In realtà i tre libri a livello narrativo non hanno nulla in comune, e sono entità definite a se stanti. Quello che li rende una trilogia è la tematica di fondo, e l’appartenenza a quella che è stata definita la fase mistica dell’opera di Dick.

Attraversati gli anni ’60 con uno stile tutto suo, nella seconda metà dei ’70 Dick inizia a sviluppare una riflessione filosofica molto personale sull’origine del mondo e del Male, probabilmente causata dal fallimento dei moti giovanili che avevano cercato di cambiare l’America ma erano solo sprofondati in un abisso di droghe e morte. Le droghe non sono state mai lontane da Dick, che per la verità abusava più che altro di farmaci. Forse però l’uso dell’Lsd gli aveva provocato stati allucinatori, tra cui la famosa esperienza mistica del raggio rosa, momento focale che lo costringerà a rivedere la sua opera in chiave religiosa.

Senza scendere nei particolari di questa esperienza che rende ancor più geniale l’opera di Dick (basti pensare alle migliaia di pagine di diario filosofico che compongono l’Esegesi), questa introduzione serve a comprendere come realtà sociale in disfacimento, mente influenzata dai farmaci e narrativa si mescolino in modo indissolubile in questi ultimi romanzi, anticipati peraltro dalla scrittura di Radio Libera Albemuth, che precede la Trilogia ma che, almeno in Italia, è stato pubblicato con notevole ritardo.

Aldilà del misticismo e dei continui riferimenti alle tematiche gnostiche e alla filosofia di Platone, questi tre romanzi sono molto godibili anche se letti come semplici narrazioni in bilico tra realismo e fantascienza: se Divina Invasione è fantascienza al 100% e La Trasmigrazione di Timothy Archer è puro realismo, il più enigmatico e interessante è senza dubbio Valis, una lunga corsa tra delirio e lucidità che fino all’ultima pagina ci lascia incerti sulla natura di quanto narrato.

Non sono romanzi semplici da leggere, e peraltro senza chiari riferimenti sulla precedente produzione di Dick (come Le tre stimmate di Palmer Eldritch e Un oscuro scrutare) sono difficili da inquadrare, ma per chi cerca il genio puro, incontaminato, questa trilogia è da avere e venerare. La trilogia è pubblicata da Fanucci: 741 pagine totali al prezzo di € 19,90.