Non deve essere facile vincere il Premio Strega con il romanzo d’esordio e finire poco dopo in sala con una trasposizione per il cinema di quello stesso romanzo. Paolo Giordano, l’acclamato autore di La solitudine dei numeri primi, si ritrova proprio nella scomoda posizione di dover confermare quanto di buono fatto con il primo romanzo, sia in termini di critica che di vendite. Il corpo umano, la sua nuova opera, riuscirà a confermarlo tra i giovani autori più importanti della letteratura italiana?
Le cifre collegate a La solitudine dei numeri primi sono tali da rendere la sfida di Il corpo umano decisamente ardua, ma in fondo se Paolo Giordano è il più giovane vincitore dello Strega qualche motivo ci sarà. Il milione e oltre di copie vendute nel solo 2008 sono un’eredità pesante, e forse anche per questo l’autore ha impiegato tutto questo tempo per completare il nuovo romanzo, ma ormai non c’è più tempo per i ripensamenti: Il corpo umano approderà nelle librerie fisiche e virtuali il 12 ottobre 2012, e da quel momento i critici saranno pronti per le analisi più impietose, questo Paolo Giordano lo sa bene.
Alla fine quello che interessa è però altro: di cosa parla Il copro umano? Ci troviamo ancora nei territori del mondo giovanile e dei disagi comuni a una generazione, ma questa volta il discorso si allarga dalla coppia all’esercito. Il protagonista è infatti il corpo militare come metafora della famiglia: da un lato c’è l’esperto maresciallo Antonio René alle prese con il suo plotone, dall’altro il caporalmaggiore Roberto Ietri, che ha appena vent’anni, è l’ultimo arrivato e per questo si sente inesperto in tutto. Per lui, come per molti altri, la missione in Afghanistan è la prima grande prova della vita.
Il luogo a cui verranno destinati è uno dei più pericolosi di tutta l’area del conflitto, la forward operating base nel distretto del Gulistan, “un recinto di sabbia esposto alle avversità”, dove non c’è niente, soltanto polvere, dove la luce del giorno è così forte da provocare la congiuntivite e la notte non si possono accendere le luci per non attirare i colpi di mortaio. Ad attenderli laggiù, c’è il tenente medico Alessandro Egitto. È rimasto in Afghanistan, all’interno di quella precaria “bolla di sicurezza”, di sua volontà, per sfuggire a una situazione privata che considera più pericolosa della guerra combattuta con le armi da fuoco.
Sfiniti dal caldo, dalla noia e dal timore per una minaccia che appare ogni giorno più irreale, i soldati ricostruiscono dentro la base la vita che conoscono, approfondiscono le amicizie e i contrasti fra loro, cercano distrazioni di ogni tipo e si lasciano andare a pericolosi scherzi camerateschi. Soltanto la notte, sdraiati sulle brande, vengono sorpresi dai ricordi. Nel silenzio assoluto, che è silenzio della civiltà ma anche della natura, riescono a sentire la pulsazione del proprio cuore, il ronzio degli altri organi interni – l’attività incessante del corpo umano. L’occasione in cui saranno costretti a addentrarsi in territorio nemico sarà anche quella in cui ognuno, all’improvviso, dovrà fare i conti con ciò che ha lasciato in sospeso in Italia. Al loro ritorno, avranno sorpassato irreversibilmente la linea che separa la giovinezza dall’età adulta.
Il corpo umano, edito da Mondadori, sarà disponibile dal 12 ottobre 2012 al prezzo di € 19,00.