I 10 manager più pagati al mondo, la classifica

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Sono i manager di Wall Street quelli che guadagnano meglio al mondo. Noi andiamo a scoprire quali sono i 10 manager più pagati al mondo secondo la classifica stilata da ‘Il Sole 24 Ore’, che ha elaborato le relazioni divulgate dalle società quotate in tutto il mondo e censite dalla banca dati S&P Capital IQ. Come potrete constatare, solo uno nella top ten ha lavorato per una società non americana. Si tratta di Nikesh Arora, della SoftBank.[/multipage]

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10. John Bickham (Charter Communications)

Entra tra i migliori 10, seppure al decimo posto, John Bickham, top manager della Charter Communications. Il manager ricopre la carica di presidente e chief operating officer con un guadagno stimato in 47,4 milioni di dollari. La maggior parte di questi soldi arriva dalle stock option (35,7 milioni). [/multipage]

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9. Mark Parker (Nike)

Mark Parker è presidente e amministratore delegato di Nike. La retribuzione è stata di 47,6 milioni di dollari, il grosso dei quali fa riferimento a un piano di assegnazione di azioni vincolate per un controvalore di 33,5 milioni di dollari. Parker siede anche nel board della Walt Disney Company e guida Nike dal 2006. Da quando si è seduto sullo scranno presidenziale, l’azienda di articoli sportivi ha più che raddoppiato il fatturato (da 15 a 32 miliardi) e l’utile (da 1,3 a 3,7 milioni). [/multipage]

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8. Fabrizio Freda (Estée Lauder’s)

Fabrizio Freda è italiano. Per la precisione napoletano. Ha 59 anni e ha passato gran parte della sua carriera nella multinazionale di beni di consumo Procter & Gamble. Dal 2009 è amministratore delegato della società di cosmetici Estée Lauder’s (che nel 2016 ha avuto un fatturato di 11 miliardi di dollari). La retribuzione di Freda è stata di 48,3 milioni di dollari, di cui 36,8 provenienti da premio in azioni. Freda è anche nel CdA del fondo americano Blackrock. [/multipage]

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7. David O’Connor (Mgs)

Al settimo posto della classifica troviamo David O’Connor. Retribuzione di 54 milioni di dollari, di cui 47 in titoli. Guida la Msg, società che da quando si è quotata, nel 2010, non è mai stata una volta in utile. La Madison Square Garden Company, fondata addirittura nel 1879, ha in gestione alcune tra le più famose arene americane. A New York il Madison Square Garden e il Radio Music City Hall. O’Connor è stato chiamato nel 2015 per riportare la società in utile. [/multipage]

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6. Nikesh Arora (Softbank)

Eccoci all’eccezione, Nikesh Arora. Ex Google, è al colosso giapponese del settore telefonico e internet. Prendeva 135 milioni nel 2014, ne ha presi 73 nel 2015. Per il manager indiano si calcola per il 2016 una retribuzione di 57,6 milioni di dollari. Il 21 giugno del 2016 ha comunque lasciato pure la Softbank in attesa di altre occasioni per far crescere la sua fama e il suo conto corrente. [/multipage]

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5. Joe Papa (Valeant Pharmaceuticals)

Da maggio del 2016 Joe Papa è presidente e amministratore delegato della società farmaceutica canadese Valeant Pharmaceuticals, specializzata per le lenti a contatto Bausch+Lomb. Essendo al primo anno in azienda, la sua retribuzione comprende un ricco piano di stock option e azioni vincolate, erogate allo scopo di incentivarlo al raggiungimento degli obiettivi. La retribuzione base è di un milione e mezzo di dollari a cui aggiungere 8 milioni come bonus di entrata e 1,1 per la performance 2016. Ci sono poi i 41,9 milioni di azioni per i prossimi quattro anni e altri 10 di stock option. Il totale è di più di 62 milioni di dollari. [/multipage]

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4. George Roberts e Henry Kravis (KKR)

George Roberts e Henry Kravis sono cugini di primo grado e soci fondatori del fondo di private equity americano KKR (l’altra K si riferisce al deceduto e terzo fodnatore, Jerome Kohlberg). La società è stata fondata nel 1976 e oggi è la seconda al mondo dopo Blackstone nel mondo dei fondi di private equity. I due soci ricoprono alla pari il ruolo di presidente e amministratore delegato del gruppo: hanno incassato 63,9 milioni Roberts e 63,8 Kravis. Hanno lo stesso stipendio annuale: 300 mila dollari, più una componente variabile riferita alla quota di commissioni che spettano ai manager. [/multipage]

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3. James E. Hamilton (Blackstone)

James E. Hamilton è presidente, chief operating officer e direttore del fondo Blackstone, che ha incassato 52,6 milioni di dollari. Retribuzione interamente cash, per buona parte attribuibile al bonus di performance (37,4 milioni) dato al manager. Nel complesso, la retribuzione di Hamilton è ancora più alta, grazie alla quota di commissioni (oltre 40 milioni di dollari). Il totale è di 75,9 milioni di dollari. [/multipage]

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2. Mario J Gabelli (GAMCO Investors)

Al secondo posto in classifica troviamo Mario J. Gabelli, presidente e Ceo di GAMCO Investors, casa di investimento fondata nel 1977. La sua retribuzione, tutta cash, è di 75 milioni e 965 mila dollari. La casa di investimento è controllata dalla holding di famiglia, ma i dividendi staccati ogni anno sono decisamente inferiori allo stipendio che ogni anno il fondatore si assegna. In cinque anni, ha messo in banca 308 milioni di dollari in stipendi mentre la Società faceva utili di 425 milioni, distribuendo dividendi da 21,7 milioni. [/multipage]

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1. Tom Rutledge (Charter communications)

Tom Rutledge è l’uomo che ha riportato ad antichi splendori la Charter Communications, che aveva fatto bancarotta nel 2009. Lo scorso anno ha acquisito Time Warner, consolidando la seconda posizione di operatore internet in Usa. La retribuzione del presidente e amministratore delegato è di 98,5 milioni di dollari, 77,9 da stock option vincolate all’andamento del titolo (+42% negli ultimi 12 mesi). [/multipage]