La tradizione vuole che la coppia perfetta condivida tutto, dalle prime ore dell’alba agli ultimi istanti prima di addormentarsi. La scienza, al contrario, ha più volte dimostrato come conservare degli spazi di ‘separazione’ anche in casa contribuisca a mantenere vivo il rapporto. Anzi, stando a uno studio recente, dormire in letti separati sarebbe un toccasana per la coppia, una tappa importante sulla strada verso la felicità.
Di regola sono le donne che insistono per la condivisione del letto, sia nelle prime fasi del rapporto sia, a maggior ragione, dopo sposati. Noi uomini siamo, invece, più legati ai nostri spazi personali, e da oggi avremo un’arma in più per la difesa del fortino, visto che un istituto americano che studia i disturbi del sonno ha confermato che dormire insieme porta spesso un sonno discontinuo e agitato, diviso tra fasi di veglia e altre di sonno profondo.
Oltre a non essere riposante, questo ritmo alternato con il tempo può avere ripercussioni anche sul sistema cardiovascolare, aumentando i livelli di stress ed esponendo addirittura a problemi seri come l’ictus. Anche senza volersi spingere verso gli estremi, bisogna poi considerare che dormire poco e male rende nervosi, e al risveglio si sarà meno propensi all’incontro con la partner, le sue chiacchiere e i suoi problemi. Insomma, dormire male influisce negativamente non solo sulla salute del singolo individuo ma anche su quella della coppia.
Diamo uno sguardo allo studio, per capire come è stato condotto: sono state prese in considerazione 50 coppie sposate che hanno manifestato problemi e disturbi del sonno e che sono state monitorate di notte per 90 giorni. Nella fase due le coppie sono state divise, da un lato un gruppo che ha continuato a dormire nel letto matrimoniale, dall’altro un gruppo che ha dormito in letti separati: le prime coppie non hanno ottenuto alcun miglioramento, mentre le coppie che dormivano separate hanno evidenziato netti miglioramenti nel 25% dei casi.
A spiegare i motivi dietro questi risultati è stato il dottor Stanley, a capo dello studio (il quale dorme separato dalla moglie): “L’intimità fa bene alla salute emotiva, il sonno a quella emotiva, fisica e mentale. Dormire è la cosa più egoista che ci sia. La gente dice che è di conforto avere il partner accanto quando si dorme. Ma devi essere sveglio per accorgertene”. Pronti a separare i letti?