Colloquio di lavoro, 10 consigli per avere successo

[videoplatform code=”13811588709175252cfd6dfdbc”]

I due passaggi da curare nei minimi dettagli quando si cerca lavoro sono il la creazione del curriculum vitae e la gestione del colloquio di lavoro. Anche il CV più ricco e dettagliato, però, non serve a nulla se durante la fase di incontro con l’azienda il candidato spreca tutto con un atteggiamento sbagliato e non studiato. Questo non significa certo imparare la lezione a memoria, ma esistono comunque alcuni accorgimenti per affrontare l’invio del curriculum e il colloquio nel migliore dei modi.

Vediamo allora quali sono i 10 consigli per avere successo e conquistare l’ambito lavoro:

1. Focalizzare le esigenze dell’azienda: piuttosto che stare lì a rimuginare sul proprio lavoro ideale, è più utile focalizzare l’attenzione sulle reali esigenze dell’azienda. Il primo passo è esaminare l’offerta di lavoro per comprendere al meglio i requisiti del datore di lavoro e personalizzare di conseguenza il proprio curriculum. I datori di lavoro in genere dedicano non più di 30 secondi alla lettura della candidatura, quindi meglio presentarsi con qualcosa di personale e sintetico.

2. Evitare le frasi fatte: sia nel curriculum che in sede di colloquio, andrebbero evitate frasi fatte e cliché, che non lasciano una buona impressione in chi deve scegliere. Affermazioni standard come “dotato di spirito di squadra” o “orientato ai risultati” sono ormai abusate, quindi è meglio concentrarsi sul proprio reale vantaggio competitivo. Perché l’azienda dovrebbe assumere proprio voi?

3. Gestire al meglio i buchi temporali: gli intervalli tra un lavoro e l’altro attirano subito l’attenzione dei selezionatori. Preparatevi a giustificare nel migliore dei modi questi buchi temporali, cercando di spiegare come il tempo sia stato utilizzato comunque in modo proficuo (corsi di aggiornamento, lavoro freelance, viaggi culturali).

4. Conoscere l’azienda: inutile dire che prima di presentarsi al colloquio andrebbe fatta una ricerca approfondita sull’azienda e sul suo campo d’azione. Non ci sono scuse oggi, visto che su Internet è possibile trovare praticamente tutto di tutti.

5. Vestirsi in modo adeguato: la prima impressione conta ancora molto, e questa passa attraverso il vostro vestiario. Nel dubbio è sempre meglio presentarsi in modo elegante piuttosto che essere troppo informali.

6. Attenzione alla puntualità: arrivare in ritardo al colloquio di lavoro è un errore fatale, perché suscita nel selezionatore la pessima impressione che siate persone poco affidabili. Senza contare che il ritardo equivale a tempo perso e quindi a un colloquio più breve e meno approfondito.

7. Fare degli esempi: oltre che l’astratta teoria e i racconti del vostro bagaglio culturale, quel che interessa all’azienda sono gli esempi concreti del vostro lavoro sul campo. E’ attraverso questi che si può giudicare la vostra capacità e il vostro coinvolgimento nel mondo aziendale.

8. Realismo senza esagerare: vendersi bene è importante, ma è ancora più importante non perdere di vista il sano realismo. Esagerare, magari inventando di sana pianta competenze ed esperienze, è un errore che può costare molto caro.

9. Atteggiamento positivo: mai parlare male del precedente lavoro (o peggio ancora del proprio capo), né lasciarsi andare a previsioni disperate sul futuro. Quel che piace alle aziende è l’atteggiamento positivo e propositivo, quindi tenete i pensieri più foschi per voi stessi.

10. Richiedere un feedback: il vostro compito non finisce certo al termine del colloquio, perché è importante chiedere sempre un feedback, sia nell’immediato che nei giorni successivi, per sciogliere eventuali dubbi e mostrare ulteriore interesse nella posizione.