Cercare lavoro, 10 consigli per farsi assumere

consigli per trovare lavoro

Quando si entra nel labirinto della ricerca del lavoro, il desiderio di ognuno è uscirne al più presto, magari trovando il lavoro dei propri sogni. In un mercato come quello attuale la finestra di possibilità è decisamente ristretta, ma questo non significa che l’assunzione sia un miraggio. Piuttosto, ogni candidato dovrebbe sempre prestare attenzione ad alcuni dettagli che aumentano le possibilità di successo.

Vediamo allora quali sono i 10 consigli da tenere sempre a mente quando si cerca un lavoro.

Personalizzare il curriculum: nonostante quel che si dice, non esiste un solo curriculum vitae valido sempre e comunque. Anzi, il Cv andrebbe personalizzato per ogni singola posizione, in modo da mettere in risalto le caratteristiche più adatte per l’azienda che andrete poi a incontrare. Allo stesso modo, la lettera di presentazione andrebbe adattata per evitare il fastidioso effetto “copia e incolla”.

Diversificare la ricerca: con l’avvento di Internet, ormai tutti sono convinti che il web sia l’unico canale per trovare lavoro, ma non è assolutamente così. Anzi, la ricerca andrebbe sempre diversificata sfruttando tutti i canali possibili, dal web ai giornali specializzati, dagli gli eventi specifici alle conoscenze. Non sottovalutate il potere dei canali meno battuti.

Ampliare le proprie relazioni: il lavoro è relazione, e la ricerca di lavoro lo è a maggior ragione. Come insegnano gli esperti, la maggior parte delle aziende assumono persone segnalate da conoscenti, il che non vuol dire che solo i raccomandati vanno avanti. Quella è una scusa che nasconde la vera realtà dei fatti: le relazioni professionali contano e vanno coltivate (anche attraverso i social network specifici).

Studiare il mercato e le aziende: è importante presentarsi al colloquio di lavoro con una buona conoscenza dell’azienda e delle caratteristiche ricercate per quella specifica posizione. Studiare il mercato di riferimento e le aziende sono passi preliminari che non andrebbero sottovalutati.

Essere positivi e fiduciosi: in un contesto come quello attuale, la maggior parte delle persone dovrà passare attraverso numerose delusioni prima di poter conquistare il posto di lavoro tanto ambito. L’importante è tenere duro, non scoraggiarsi davanti agli insuccessi ma al contrario imparare dagli errori e focalizzare meglio punti di forza e debolezze.

Prepararsi bene per il colloquio: come detto, presentarsi al colloquio impreparati equivale a ridurre le possibilità di successo. Essere preparati vuol dire non solo studiare l’azienda ma anche imparare a confrontarsi con il recruiter e le domande più usuali dei colloqui di lavoro.

Essere sempre puntuali: che si tratti del primo appuntamento o del colloquio finale, la peggior cosa possibile è arrivare in ritardo. Allo stesso tempo, però, bisogna evitare anche di arrivare con anticipo eccessivo. La cosa migliore è muoversi in tempo per evitare eventuali contrattempi, arrivando in sede 10 minuti prima del previsto.

Adeguare il proprio abbigliamento: studiare l’azienda significa anche capire che tipo di abbigliamento funziona meglio in sede di colloquio. Non sempre il vestito elegante è quello adatto, ma nel dubbio tra casual e formale, meglio propendere sempre per quest’ultima soluzione.

Mostrare in concreto le proprie capacità: inutile dire che un curriculum ricco di esperienze non vale nulla se poi alla prova dei fatti non sapete portare esempi concreti che dimostrino le vostre reali capacità. Dal virtuale al reale, è questo il passo che misura un colloquio vincente da uno fallimentare.

Fare domande e mostrare interesse: al termine del colloquio, accade spesso che il selezionatore vi chieda se avete domande da porre. Meglio farsi trovare preparati, studiando qualche domanda specifica che mostri il vostro interesse nei confronti dell’azienda e del lavoro. Vanno evitate invece le domande banali.