Bonus luce e gas: quali sono i requisiti per richiederlo, la data di scadenza oltre la quale non si può più far domanda e tutti i parametri per effettuare la richiesta correttamente? Cerchiamo di rispondere con chiarezza in queste pagine, iniziando prima di tutto con il capire a chi spetta il Bonus luce e gas e naturalmente come richiederlo, ovvero quali sono tutti i documenti da presentare per ottenere questo contributo garantito dal governo alle famiglie italiane in condizioni economiche critiche.
Requisiti per ottenere il bonus luce e gasPer ottenere il bonus luce e gas bisogna possedere specifici requisiti. Chi può richiederlo? Possono accedere al Bonus Sociale tutti i Cittadini che sono intestatari di una fornitura domestica di gas metano e/o di energia elettrica nell’abitazione di residenza, e il cui ISEE sia uguale o inferiore a 7.500,00 euro (cifra che sale a 20.000,00 euro per le famiglie numerose con 4 o più figli a carico). I destinatari del Bonus sono anche quelle famiglie in cui un componente è gravemente malato e, ad esempio, deve usare continuamente delle apparecchiature medicali.
Scadenza per la richiesta del Bonus luce e gasNon c’è scadenza per richiedere questa misura di sostegno da parte del governo. La domanda può essere presentata in qualsiasi momento, e una volta accettata, il Bonus comincia a essere erogato dal primo giorno del secondo mese successivo all’inserimento della domanda nel sistema informatico del proprio Comune (fa fede la data sulla ricevuta rilasciata). L’agevolazione dura 12 mesi, e la domanda può essere rinnovata. Basterà presentare di nuovo tutti i documenti entro due mesi dalla scadenza, seguendo le stesse modalità di presentazione della precedente istanza.
Documenti necessari per la richiesta del BonusTutta la documentazione è scaricabile dal sito dell’Aeegsi (Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico) e potrà essere consegnata presso gli sportelli del Comune di residenza, presso un Caaf o altro ente designato, ricordando di allegare anche una copia della carta d’identità dell’intestatario dei contratti di fornitura e il modello Isee che attesti la situazione economica. Per le famiglie con persone gravemente malate bisognerà anche allegare una dichiarazione dell’Asl di competenza che certifichi la patologia e l’utilizzo di specifiche apparecchiature elettromedicali. Oltre ai documenti citati bisogna fornire anche altre indicazioni, come il codice POD (composto da numeri e lettere, che inizia con IT) per la fornitura elettrica e il codice PDR per il gas, che si possono leggere direttamente nei contratti di fornitura dei servizi.
Il Bonus in bollettaL’ammontare del bonus viene stabilito annualmente dall’Autorità e varia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare. L’importo viene sottratto direttamente dal totale delle bollette nei 12 mesi successivi alla presentazione delle domande. Dalla bolletta sarà possibile verificare sia la quota di bonus già emessa sia quella restante. Il bonus è riconoscibile da uno specifico messaggio: “La sua fornitura è ammessa alla compensazione della spesa tramite bonus sociale…”. Ai clienti che usufruiscono di impianti di riscaldamento centralizzato e non hanno un contratto diretto potranno ritirare il bonus presso gli sportelli delle Poste Italiane utilizzando lo strumento del bonifico domiciliato.
Come presentare un reclamoSe dopo aver fatto domanda per ricevere il Bonus Sociale, il diritto non è stato riconosciuto, è possibile presentare un reclamo formale per contestare la decisione direttamente allo Sportello per il consumatore.