Amanda Knox, murder on trial: film Tv con Hayden Panettiere (trailer)

Hayden Panettiere nei panni di Amanda Knox

Alla fine sta per vedere la luce il tanto discusso progetto americano sul delitto di Perugia. Dopo vari cambi di titolo, il film realizzato per la televisione è stato ribattezzato Amanda Knox, murder on trial, e andrà in onda il 21 febbraio 2011 in esclusiva su LifeTime.

Non deve meravigliare l’attenzione che in queste settimane si è convogliata intorno al film, sotto la forma di proteste, accuse da parte delle famiglie degli indagati e della vittima e addirittura lettere di diffida degli avvocati. L’omicidio della studentessa britannica Meredith Kercher interessa molto anche agli americani, visto che principale imputata e presunta mente dell’omicidio è proprio una cittadina degli States, Amanda Knox.

La Knox, che con il passare degli anni è diventata una sorta di simbolo mediatico, sia per la freddezza dimostrata durante gli interrogatori sia per il suo aspetto gradevole (tra le tante follie, anche fans club a lei dedicata e lettere di ammiratori che regolarmente le arrivano in carcere). Su schermo avrà il volto di Hayden Panettiere. Il trailer, come ovvio, ha scatenato un polverone.

La prima vera domanda è sull’opportunità di far uscire un film su un caso che è ancora aperto e ben lungi dall’essere risolto, con il risultato che esiste il rischio concreto di falsare il giudizio dell’opinione pubblica su una vicenda così delicata. In particolare, ad essere scontenti sono i familiari di Meredith, l’unica vera vittima della storia (aldilà di quanto propinano in televisione), perché pare che dal film scaturisca una visione pro-Amanda.

C’è da dire che fin dall’inizio negli Stati Uniti hanno criticato l’arresto di Amanda Knox, anche perché gli americani vedono sempre di cattivo occhio la reclusione di proprio connazionali in altri Stati (ci sarebbe da chiedersi se vale anche il caso opposto). L’innocentismo è sempre stato il filone prevalente, anche se privo di consistenza giuridica, visto che le prove direbbero l’opposto.

Ovviamente nella vicenda sono coinvolti anche Stefano Sollecito, compagno della Knox, e Rudy Guede, ma il film li lascia quasi da parte, concentrandosi sulla ragazza, e in particolare sul suo rapporto con la madre. Il trailer, va detto subito, è davvero fatto male, e davvero rischia di far sembrare il tutto una parodia a tinte horror. Il che ci riporta al quesito sull’opportunità di questo film. Anche perché la prova di Hayden Panettiere pare tutto fuorché memorabile.

I genitori di Meredith hanno subito fatto sentire la loro voce, focalizzandosi sulla scena dell’omicidio, definita davvero troppo cruda. Prima il padre: “E’ terribile quello che questa gente ha fatto. L’immaginazione dilaga su quanto è successo, ma in realtà vedere tutto ciò è molto doloroso. Sono anche sorpreso che siano andati così oltre: mi era stato detto che la sinossi del film si sarebbe fermata fino al momento dell’uccisione, ma mi pare evidente che queste immagini mostrino l’assassinio”.

Poi la madre: “Non ho visto il film o il video, ma lo trovo scioccante. Davvero non riesco a capire come si possa realizzare un film quando c’è ancora il processo in corso. Poi non capisco perché è intitolato Amanda Knox quando la vittima è mia figlia”. Le polemiche, siamo sicuri, continueranno ancora a lungo.

Foto AP/LaPresse